Le autorità della Turchia hanno fermato nell’ultima settimana 4.567 persone che tentavano di attraversare le sue frontiere con l’Unione europea o di entrare nel Paese senza regolari documenti. Di queste, 503 sono state intercettate in mare. Lo ha riferito il ministero dell’Interno di Ankara, sottolineando come nello stesso perioso sono stati arrestati 187 sospetti trafficanti di esseri umani.
Dal contestato accordo con Bruxelles del marzo 2016, i migranti e rifugiati che dalla Turchia raggiungono ogni giorno l’Ue, soprattutto la Grecia, sono notevolmente diminuiti.
A fine novembre il governo di Ankara aveva annunciato che i migranti riportati in Turchia dalla Grecia nell’ambito dell’accordo – una pratica fortemente stigmatizzata dalle ong – erano stati 1.783, di cui oltre metà pachistani e siriani.
“Queste persone – aveva denunciato Lado Gvilava, capo missione dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni – vengono messe in centri a cui abbiamo accesso solo con l’autorizzazione del governo. Non è un processo che possiamo controllare”.