Storia di Jacline Mouraud, la bretone che ha fatto partire la rivolta anti-Macron
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Storia di Jacline Mouraud, la bretone che ha fatto partire la rivolta anti-Macron

Bretone, separata con tre figli, con il suo video anti caro-carburante ha fatto partire la protesta. Unico neo: sembra credere alle scie chimiche

Jacline Mouraud
Jacline Mouraud
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18 Novembre 2018 - 09.30


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In pochi giorni dall’anonimato è diventata la persona più famosa di Francia. Almeno in questi giorni di proteste: è Jacline Mouraud, è bretone, ha 51 anni ed è madre di tre figli. E’ diventata il simbolo della gente comune che si sta ribellando al ‘presidente dei ricchi’, come appare a molti francesi Macron, che è in crollo verticale di popolarità.
Jacline indossa un gillet giallo, il giubbotto catarifrangente diventato simbolo delle proteste anti-Macron che in quale modo simboleggia i semplici cittadini alle prese con i problemi quotidiani contro le élites che si muovono con le auto blu. 
Lei con un semplice smartphone, come si usa adesso sul web, ha girato il video, pubblicato sul suo profilo Facebook a metà ottobre. Una chiamata alle armi 2.0, visualizzata da 6 milioni di utenti, che ha portato in tutte le piazze del Paese circa 400mila francesi. Il cavallo di battaglia della nuova eroina di Francia? Il caro-carburante.
Nel video che l’ha resa famosa, la donna, con voce sarcastica, si rivolge al presidente francese contestando le misure “energetiche” attuate dal governo di Edouard Philippe. Tra queste, il prezzo del gasolio aumentato nel 2018 di +23% e arrivato a 1,51 euro al litro, ma che dal 2019 costerà 6,5 centesimi in più al litro; mentre la benzina aumenterà di 2,9. La proposta, inoltre, di abbassare la velocità sulle strade statali da 80 a 90 chilometri orari per ridurre anche le vittime degli incidenti in provincia non piace affatto.

Così, Jacline Mouraud, al grido di “Basta tasse”, bacchetta Macron anche sulle revisioni obbligatorie delle auto sempre più severe. “Tanto lei gira in auto blu”, gli ricorda, attaccandolo “dal basso” del suo Suv diesel, comprato 10 anni fa a 11mila euro.
Fisarmonicista e ipnoterapeuta, la donna, in quel video da 4 minuti e mezzo, accusa Macron di “persecuzione degli automobilisti”. Mouraud incarna così il malcontento della periferia francese, delle zone rurali e lontane dalle città.


Nata in Bretagna, residente di un villaggio di 750 abitanti nel distretto di Morbihan, ex moglie di un militare e madre di tre figli, afferma di vivere con meno di 1.000 euro al mese.

Le testate francesi descrivono anche il suo interesse per il paranormale, la parapsicologia, e raccontano gli incontri con una “medium specializzata in ectoplasmia”. “Credo alle forze dello spirito, come Mitterand”, ha sottolineato Mouraud alla rivista Marianne. Inoltre, dice d’interrogarsi sulle “scie chimiche”, le tracce chiare lasciate dagli aerei che alcuni gruppi online accusano di essere un modo di spargere agenti chimici per progetti segreti, nonostante la comunità scientifica le definisca tracce di condensa.


Oltre a lavorare come musicista e agente di sicurezza anti-incendio, la donna si descrive come ipnoterapeuta specializzata nella dipendenza da tabacco.
Mouraud afferma di credere nella democrazia diretta e di diffidare dei politici, avendo lasciato scheda bianca in varie recenti elezioni. Accusa i “potenti” di Parigi di ignorare i problemi della vita quotidiana di chi non vive nelle grandi città e non ha grandi risorse economiche. 
“Le persone che non ‘sono niente’ chiedono di poter vivere in modo degno”, ha ribattuto Mouraud all’agenzia Afp.  “Come possono essere così ottusi? Si tassa, si aiuta, si tassano gli aiuti e poi si ricomincia”, si chiede con il suo fare ironico.



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