Kurz con la Merkel fa lo schizzinoso: non accomunatemi a Italia e Ungheria
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Kurz con la Merkel fa lo schizzinoso: non accomunatemi a Italia e Ungheria

Lo riferiscono fonti dell'Eliseo citate dai media francesi nel giorno in cui il cancelliere austriaco (e presidente di turno dell'Ue) è volato a Parigi per incontrare il presidente francese Emmanuel Macron.

il cancelliere austriaco Sebastian Kurz
il cancelliere austriaco Sebastian Kurz
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17 Settembre 2018 - 17.07


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Le sue politiche sull’immigrazione sfiorano il razzismo ma Sebastian Kurz “non vuole essere accomunato a Ungheria e, per certi ambiti, all’Italia”: lo riferiscono fonti dell’Eliseo citate dai media francesi nel giorno in cui il cancelliere austriaco (e presidente di turno dell’Ue) è volato a Parigi per incontrare il presidente francese Emmanuel Macron, dopo l’incontro di ieri a Berlino con la cancelliera tedesca, Angela Merkel, a tre giorni dal vertice informale Ue di Salisburgo.
Per non dimenticare ecco la drastica ricetta anti-immigrazione dell’Austria. Le sue proposte alla Ue. Controllo delle frontiere esterne, rafforzamento di Frontex, arresto dei migranti ai confini fino al termine delle procedure di registrazione, vagliare le richieste di asilo fuori dai confini dell’Ue, protezione dei rifugiati lontano dall’Europa, corridoi umanitari solo per coloro che rispettano i valori europei, espulsione degli irregolari e deportazione in Paesi terzi in caso di mancato accordo con i Paesi d’origine. 
Non è un dettaglio marginale, perché il piano di Vienna rappresenta gli interessi anche del cosiddetto gruppo di Visegrad (Polonia, Ungheria, Slovacchia e Repubblica ceca). Nel documento presentato a giugno si affermava come la redistribuzione di migranti nei paesi membri dell’Ue sia inaccettabile perché un pericolo per la sicurezza in quanto gli immigrati “a causa di fattori legati al loro background e alle loro scarse prospettive, hanno problemi nel vivere in società libere o addirittura nel rigettarle” e “molti di questi sono particolarmente suscettibili alle ideologie ostili alla libertà e/o inclini a rivolgersi al crimine”. 

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