Violazioni dello stato di diritto: (l'amico di Salvini) Orban si difende a Strasburgo

Il Parlamento Ue è infatti chiamato a esprimersi sull'avvio delle procedure dell'articolo 7 dei trattati Ue, che prevede una serie di sanzioni per i Paesi che violano le regole sullo stato di diritto.

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11 Settembre 2018 - 12.18


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“Voi vi siete già fatti un’idea su questa relazione, e il mio intervento non vi farà cambiare opinione ma sono venuto lo stesso. Non condannerete un governo, ma l’Ungheria che da mille anni è membro della famiglia europea. Sono qui per difendere la mia Patria”. Lo ha detto il premier ungherese Viktor Orban alla plenaria di Strasburgo. “L’Ungheria – ha detto – sarà condannata perché ha deciso che non sarà patria di immigrazione. Ma noi non accetteremo minacce e ricatti delle forze pro-immigrazione: difenderemo le nostre frontiere, fermeremo l’immigrazione clandestina anche contro di voi, se necessario. L’Ungheria sarà condannata perché ha deciso che non sarà patria di immigrazione. Ma noi non accetteremo minacce e ricatti delle forze pro-immigrazione: difenderemo le nostre frontiere, fermeremo l’immigrazione clandestina anche contro di voi, se necessario. Non accetteremo che le forze pro-migrazione ci ricattino, non cederemo al ricatto, difenderemo le frontiere e fermeremo la migrazione clandestina. Anche contro di voi se è necessario. Siamo noi a difendere le nostre frontiere e solo noi possiamo decidere. Vi dico che non accetto questa relazione e che le forze pro-immigrazione ci facciano dei ricatti sulla base di calunnie”,

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