Truffa, arrestato in Brasile Luigino Fiocco: l'uomo da 200 milioni di euro
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Truffa, arrestato in Brasile Luigino Fiocco: l'uomo da 200 milioni di euro

E' quanto avrebbe accumulato nella sua carriera criminale. Nel tempo aveva creato società in Italia, Svizzera, Cina e Brasile e da ricercato aveva ottenuto 130 milioni di euro di fondi internazionali

Luigino Fiocco
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4 Settembre 2018 - 13.52


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Aveva incassato decine di milioni di euro nonostante fosse già ricercato, ma ora Luigino Fiocco, 68 anni, è stato arrestato in Brasile dai carabinieri di Milano.
L’ingegnere aeronautico, nato a Chioggia nel 1950, era destinatario di un ordine di cattura emesso dal tribunale di Milano per un cumulo pene di 10 anni, 9 mesi e 5 giorni per bancarotta fraudolenta, fallimento e appropriazione indebita di fondi pubblici.
E nel novembre 2015, già ricercato per una condanna emessa dal tribunale di Cagliari, Fiocco aveva incassato 130 milioni di euro grazie a un accordo firmato in Cina dall’allora ministro Giannini e dalle autorità cinesi nell’ambito di un progetto del valore complessivo di 3 miliardi di euro sottoscritto durante il meeting “Italia-Cina Science Technology and Innovation Week”. Nel tempo aveva creato società (e preso fondi) in Italia, Svizzera, Cina e Brasile. Su Luigino Fiocco esistono siti web che narrano e mettono sull’avviso dei suoi raggiri sin dal 2011.
Secondo gli investigatori nella sua carriera criminale Fiocco ha accumulato circa 200 milioni di euro. Ha utilizzato il suo titolo di ingegnere aeronautico per costituire società in questo campo a partire dalla Aviotech di Villacidro (nel Sud della Sardegna) che ottenne fondi statali sfruttando la legge 488 del 1992. Nel 2013 Fiocco ha fondato in Brasile la Avio International Holding e ha sottoscritto un accordo con il governo locale per la costruzione di elicotteri. In Brasile sarà poi coinvolto in una vicenda di riciclaggio ai danni della Banca Centrale.
Nel 2014 è stato condannato dal tribunale di Cagliari. La condanna è diventata esecutiva nel gennaio 2015 ma è riuscito a sottrarsi all’arresto scappando in Svizzera, dove ha fondato la Swisse Avio Engineering con la quale ha ottenuto 200mila franchi svizzeri di fondi pubblici. Alla fine del 2014 ha spostato l’azienda in Cina e nel novembre 2015 ha partecipato alla firma del protocollo tra Italia-Cina (Fiocco non era nella delegazione partita col ministro) per ottenere 130 milioni di euro tra la Avio International Group e la China Vast Industrial Urban Development Company.
Il finto imprenditore è rimasto in Cina fino al dicembre 2017, per poi tornare in Brasile dove le autorità locali lo hanno arrestato grazie alle indicazioni dei carabinieri. Per rintracciarlo sono stati usati anche dei contatti lasciati dal latitante su Internet e pubblicati da un blog di truffati.

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