Follie di Trump: arrestano un migrante mentre accompagna la moglie a partorire
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Follie di Trump: arrestano un migrante mentre accompagna la moglie a partorire

La coppia era da 12 anni in California ma entrata clandestinamente: i loro figli sono cittadini statunitensi. L'avvocato: mancanza di buon senso dietro la tolleranza zero

Protesta contro la politica sui migranti di Trump
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19 Agosto 2018 - 15.58


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L’ennesima storia di disumanità e xenofobia: in California gli agenti dell’Immigrazione hanno fermato una coppia di messicani mentre faceva benzina sulla strada per l’ospedale di San Bernardino dove lei, incinta, doveva sottoporsi al cesareo programmato per far nascere il loro quinto figlio.
In sala parto Maria del Carmen Venegas ci è arrivata da sola, dopo che i poliziotti hanno portato via ammanettato il marito, sprovvisto di documenti. Lei fortunatamente li aveva con sé, ma lui ha detto di esserseli dimenticati a casa e a nulla sarebbe valsa la richiesta di poterli andare a recuperare scortato dai poliziotti.
L’uomo, il 36enne Joel Arrona-Lara, è stato preso in consegna dall’agenzia governativa per l’Immigrazione (Ice), in attesa dell’espulsione. Secondo il portavoce dell’agenzia, Lori Haley, Arrona sarebbe ricercato in Messico “per un’accusa di omicidio”. Ma la notizia è stata smentita da altre fonti.
La coppia è residente negli Usa da 12 anni dopo essere entrata illegalmente nel Paese, e ha cinque figli, tutti cittadini americani. Il loro avvocato, Emilio Amaya Garcia, ha sostenuto in un’intervista con un’emittente televisiva spagnola che Lara “non è quello che l’Ice stava cercando”. “Sia la vita della madre che del figlio, che è cittadino di questo Paese, sono state messe in pericolo”, ha aggiunto, puntando il dito contro “l’ignoranza e la mancanza di buon senso dietro la politica di ‘tolleranza zero’, che non tiene in considerazione i risvolti umani”.
Lunedì, il legale chiederà che venga fissata un’udienza per la cauzione e che la procedura di espulsione venga annullata. 

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