Sonjida, la rohingya di 15 anni costretta a sposare un vecchio di 73

Dopo essere stati costretti a fuggire dalle loro case per le discriminazioni nel Myanmar per i quasi 700 profughi la lotta per la sopravvivenza significa nuovi abusi per i più indifesi

Una campagna dell'Unicef
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4 Agosto 2018 - 15.58


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Una tragedia nella tragedia. Prima le discriminazioni nel proprio paese, la pulizia etnica e la fuga. Poi le difficoltà di sopravvivere senza aiuti e dopo aver perso tutto: sono circa 693.000 i rohingya fuggiti in Bangladesh (nell’aprile 2018). Più della metà di loro sono bambini.
Persone vulnerabili. Adolescenti come Sonjida che a 15 anni è stata costretta a sposare un anziano di 73 per poter avere qualcosa per sfamare lei e la famiglia.
Ora, a 15 anni, Sonjida aspetta un bambino. Sposa e ragazza madre, senza aver mai potuto vivere la gioia e la spensieratezza dell’adolescenza ma avendo conosciuto solo fame, discriminazione e abusi.

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