L’ex presidente della Catalogna Carles Puigdemont potrà essere estradato dalla Germania in Spagna. Lo ha deciso il tribunale superiore regionale dello Schleswig-Holstein.
La corte ha tuttavia accettato l’estradizione per l’accusa di malversazioni, ma non per quella più grave di ribellione, di cui Puigdemont è accusato in Spagna.
Puigdemont: combatteremo fino alla fine
“Combatteremo fino alla fine e vinceremo!”. Cosi l’ex presidente indipendentista della Catalogna Carles Puigdemont su Twitter dopo la decisione della corte dello stato tedesco di Schlewsig-Holstein di autorizzare l’estradizione in Spagna per malversazione ma non per ribellione.
“Abbiamo sconfitto la menzogna principale sostenuta dallo Stato. La giustizia tedesca nega il referendum del 1 ottobre come ribellione. Ogni minuto passato dai nostri colleghi in carcere è un minuto di vergogna e ingiustizia. Combatteremo fino alla fine e vinceremo”, ha scritto in un post il leader indipendentista.
Da parte sua il successore di Puigdemont alla guida del governo catalano, Quim Torra, ha assicurato su Twitter che la decisione della giustizia tedesca “dimostra ancora una volta gli inganni e le menzogne di cause legali che non avrebbero mai dovuto essere avviate”.
Sanchez: gli indipendentisti devono essere processati nei tribunali spagnoli
L’ex presidente catalano Carles Puigdemont e gli altri dirigenti indipendentisti coinvolti nell’organizzazione del referendum sull’indipendenza del primo ottobre scorso “dovranno essere processati dai tribunali spagnoli”: lo ha affermato il premier spagnolo, Pedro Sanchez.
Sanchez, che ha parlato a margine del vertice della Nato in corso a Bruxelles, non ha aggiunto ulteriori commenti sulla sentenza del tribunale tedesco dello Schleswig-Holstein che ha dichiarato Puigdemont estradabile solo per il reato di malversazione e non per quelli di ribellione e sedizione che gli vengono contestati dalla magistratura spagnola.