Squadre di cosacchi a caccia di gay, così la Russia si 'ripulisce' per i Mondiali

La città di Rostov sarà pattugliata dal gruppo paramilitare per far rispettare la legge contro la 'propaganda omosessuale'

Cosacchi contro manifestanti omosessuali
Cosacchi contro manifestanti omosessuali
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globalist Modifica articolo

4 Giugno 2018 - 19.39


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La Russia di Putin che piace tanto ai nazi-fascisti nostrani se ne inventa un’altra per calpestare i diritti umani: paese ospite dei mondiali, la Russia ha decretato che gruppi di cosacchi, paramilitari impegnati a salvaguardare l’ordine pubblico nelle città russe, pattuglieranno la città di Rostov per impedire effusioni omosessuali in pubblico. 

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Come ormai è tristemente noto, in Russia è per legge vietato macchiarsi del reato di ‘propaganda omosessuale’, che è un modo complicato per dire che ai gay è proibito dire di essere gay o dimostrare in alcun modo la propria omosessualità. 

Ora, per evitare che una coppia di donne o di uomini getti fango sull’immagine dell’immacolata Russia magari, sacrilegio, baciandosi o tenendosi per mano proprio mentre tutto il mondo è lì presente per i Mondiali, i cosacchi fedelissimi allo zar Putin segnaleranno eventuali violazioni alla polizia, che poi deciderà il da farsi. 

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Un clima di terrore e dittatura che dovrebbe suscitare l’indignazione del mondo, altro che Mondiali di calcio. 

 

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