Continuano soprusi e violenze ad Afrin, il cantone siriano a maggioranza curda occupato dall’esercito turco e dalle bande jihadiste siriane loro alleate: stando alle accuse di fonte curda e ripostate dall’agenzia Anha, alcune bande paramilitari hanno rapito alcuni civili catturati nei villaggi poi poi concentrali nel villaggio di Qarmitlak mentre alcuni sono stati portati in Turchia per l’essere interrogati.
Testimoni raccontano di scene di violenza: i mercenari dell’occupazione turca hanno rapito e bendato i civili e sparato vicino ai loro piedi e sopra le loro teste per intimidirli.
I prigionieri sono stati picchiati con bastoni, fruste e il calcio dei Kalashnikov. In altri casi i civili sono stati torturati rompendo le ossa delle mani con le pietre. Il tutto per avere informazioni sulle Ypg (le unità combattenti curdo-siriane) e per farli confessare di appartenere alle Ypg.
Da Afrin le testimonianze continuano a giungere. Il silenzio sull’occupazione turca e la pulizia etnica del cantone continua.
Continuano le violenze ad Afrin: civili curdi rapiti e torturati dalle milizie filo-Erdogan
Dal cantone invaso dai turchi e dai jihadisti loro alleati nuove testimonianze sulla brutalità degli occupanti
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3 Maggio 2018 - 17.00
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