Tragedia in Svizzera, sei alpinisti morti di cui cinque italiani

Altre tre persone un gravissime condizioni, colpite da ipotermia. Il gruppo ha tentato di passare la notte allʼaddiaccio

Da sinistra Mario Castiglioni, Elisabetta Paolucci, Marcello Alberti e Gabriella Brernardi
Da sinistra Mario Castiglioni, Elisabetta Paolucci, Marcello Alberti e Gabriella Brernardi
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1 Maggio 2018 - 08.36


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Sono italiane le cinque vittime della tragedia consumatasi lunedì sulle Alpi svizzere tra la Pigne d’Arolla e il Mont Collon mentre si trovavano sulla Haute Route Chamonix-Zermatt. Oltre alla guida alpina Mario Castiglioni di 59 anni, comasco ma residente in Svizzera, altre tre vittime sono bolzanine, peraltro molto conosciute negli ambienti del Cai.

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Si tratta di Elisabetta Paolucci di 44 anni, insegnante, Marcello Alberti, commercialista di 53 anni e di sua moglie Gabriella Bernardi, responsabile risorse umana alla Thun, di 52. Gli alpinisti coinvolti nell’incidente sulle montagne elvetiche si trovavano sull’Haute Route Chamonix-Zermatt, quando sono stati sorpresi da una bufera che ha impedito loro di raggiungere il rifugio.
L’operazione di salvataggio è partita dopo un allarme lanciato dal gestore del rifugio verso le 6.30. Sette gli elicotteri impiegati. Verso le 12.30 tutti gli alpinisti sono arrivati negli ospedali del Canton Vallese, Berna e Losanna. Altri 3 escursionisti si trovano infatti in condizioni gravissime, a causa di un forte stato di ipotermia. “Stanno lottando per sopravvivere”, ha fatto sapere la polizia del Canton Vallese.

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