La fretta di Trump ma il Congresso Usa non sapeva dell'attacco
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La fretta di Trump ma il Congresso Usa non sapeva dell'attacco

Il tycoon non avrebbe chiesto il permesso. Eppure la costituzione Usa non prevede che il presidente abbia l'autorità di decidere da solo un attacco militare. Proteste dei pacifisti in America e a Londra

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14 Aprile 2018 - 08.47


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Scoppiano le prime polemiche negli Stati Uniti per la decisione di Donald Trump di sferrare l’attacco alla Siria senza ottenere prima un’autorizzazione del Congresso. Anche alcuni deputati repubblicani si sono uniti al coro dei democratici guidati dalla leader della minoranza alla Camera Nancy Pelosi nel criticare il presidente che avrebbeviolato la costituzione. “Mentre Assad deve essere ritenuto responsabile per l’uso illegale di armi chimiche contro i civili, i bombardamenti che sono stati portati a termine senza il benestare del Congresso sono inaccettabili”, ha commentato il senatore dem Bob Casey, spiegando come la costituzione Usa non prevede che il presidente abbia l’autorità di decidere da solo un attacco militare.

Secondo quanto riportano fonti del dipartimento di Stato, il segretario di Stato facente funzioni John Sullivan ha informato dell’attacco diversi membri del Congresso dopo che i bombardamenti in Siria erano già partiti.
E manifestazioni di protesta si sono tenute davanti alla Casa Bianca subito dopo l’annuncio di Trump dei raid in Siria insieme a Gran Bretagna e Francia. Un gruppo di persone con striscioni hanno iniziato a urlare slogan, “Basta bombe in Siria”, prima di essere allontanate dalla polizia. Stesse proteste ieri sera, prima ancora dell’annuncio dell’attacco, erano state registrate a Londra fuori della residenza del primo ministro Theresa May da parte dei sostenitori della campagna ‘Stop the War Coalition’.

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