Ad Afrin la resistenza dei curdi non si piega: uccisi otto militari turchi
Top

Ad Afrin la resistenza dei curdi non si piega: uccisi otto militari turchi

Sale a 40 il numero dei soldati morti dall'inizio dell'operazione ''ramoscello d'ulivo'' che si sta dimostrando molto più difficile del previsto

Aiuti umanitari in attesa di raggiungere Afrin
Aiuti umanitari in attesa di raggiungere Afrin
Preroll

globalist Modifica articolo

2 Marzo 2018 - 09.20


ATF

Quella che doveva essere una facile operazione, visto l’enorme squilibrio tra le forze messe in campo, si sta dimostrando molto difficile per le forze armate turche che avrebbero dovuto conquistare l’enclave di Afrin in poco tempo e che invece stanno incontrando una resistenza fortissima. Lo testimonia la notizia che otto soldati turchi, impegnati nell’operazione ”Ramoscello d’ulivo”, sono morti e tredici sono rimasi ferii ieri, nei combattimenti con le milizie curde, portando a 40 il numero dei militari di Ankara morti..
La giornata di ieri quindi è tra le più pesanti per l’esercito di Ankara, per le conseguenze di due distinti episodi. Ad una prima notizia che riferiva come, nell’offensiva contro la milizia curda siriana di protezione Unità Popolare (Ypg), ”cinque dei nostri eroici compagni sono caduti come martiri e sette sono rimasti feriti”, a distanza di poche ore  ne è seguita una seconda che riferiva che altri tre soldati erano stati uccisi e sei feriti. Le due comunicazioni non hanno fornito ulteriori particolari. L’agenzia di stampa Dogan ha riferito che intensi combattimenti sono scoppiati nel pomeriggio tra unità delle forze speciali turche appena schierate ad Afrin e membri dell’Ypg. Secondo la stessa fonte, un elicottero turco inviato per evacuare i feriti – mentre gli aerei dovevano bombardare la zona per consentire il recupero delle vittime – ha dovuto tornare indietro dopo essere stato raggiunto da un proiettile.
In viaggio verso il Senegal, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, informato dell’accaduto nel corso di colloqui telefonici con il capo dell’Esercito ed con il ministro degli Interni, ha espresso il suo cordoglio.
Ankara ha respinto questa settimana la richiesta degli Stati Uniti di attuare la tregua umanitaria richiesta dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in Siria. Per Ankara, la risoluzione delle Nazioni Unite non riguarda la sua operazione.
Il Comitato internazionale della Croce Rossa ha detto che un convoglio di aiuti umanitari è entrato nella regione di Afrin giovedì, per la prima volta dall’inizio dell’offensiva turca che ha colpito duramente i civili.

Leggi anche:  Imamoglu, eletto sindaco di Istanbul ed erede del partito di Atatürk, è il nuovo che avanza in Turchia

Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani (OSDH), ad Afrin 141 civili, tra cui 27 bambini, sono morti dall’inizio della campagna militare turca.

 

Native

Articoli correlati