L’ennesimo assassino della porta accanto ha fatto il suo ingresso nella storia criminale recente degli Stati Uniti: la polizia del Colorado ha infatti reso nota l’identità dell’uomo che ha sparato decine di colpi d’arma da fuoco contro alcuni agenti, uccidendo un vicesceriffo, Zackari Parrish, e ferendo quattro poliziotti. L’uomo si chiamava Matthew Riehl, ha 37 anni, era un avvocato ed era un veterano della guerra in Iraq.
E’ stato lui, nel condominio di Highlands Ranch, ad una trentina di chilometri a sud di Denver, prima di essere abbattuto, a sparare dall’interno del sua appartamento almeno cento colpi d’arma da fuoco contro i componenti di alcune pattuglie della polizia accorse per la segnalazione di spari in una abitazione. Man mano che le indagini proseguono, emergono particolari assolutamente sconcertanti, perché Matthew Riehl era da tempo sottoposto a controlli anche a causa di alcuni video in cui l’uomo criticava violentemente docenti dell’università del Wyoming ed agenti della polizia del Colorado.
Ma, nonostante alcune preoccupazioni sulla salute mentale dell’assassino, sembra che la polizia non sia stata in grado di prevenire questa esplosione di violenza, anche se alcuni agenti avevano poche ore prima della sparatoria si erano recati in casi di Riehl per controllare cosa l’umo stesse facendo.
Peraltro, a sottolineare la pericolosità attribuita alll’uomo, in un’e-mail dello scorso 6 novembre agli studenti della Law School (la facoltà di giurisprudenza) dell’Università del Wyoming è stato detto di riferire la presenza di Matthew Riehl alla polizia del campus.
Le modalità di quanto accaduto lascia pensare alla polizia che la sparatoria sia stata una imboscata. Potrebbe essere stato infatti lo stesso Riehl a chiedere l’intervento della polizia per potere sparare contro gli agenti.
