L’effetto domino di proteste e minacce innescato dalla decisione del presidente americano Trump di spostare l’ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme, raggiunge anche il Canada dove sinagoghe di diverse città, tra le quali Montreal e Toronto, hanno ricevuto lettere di minacce antisemite in occasione della festa ebraica di Hanukkah. Tanto che le forze di polizia hanno predisposto nuove misure per garantire la sicurezza dei luoghi di preghiera.
Minacce che non sono state prese alla leggera: lo stesso primo ministro Justin Trudeau, utilizzando Twitter, ha fatto giungere il suo ”sostegno per la comunità ebraica del Canada”, assicurando che “questi atti odiosi e antisemiti” non saranno tollerati.
Oltre a quella di Montreal, sette sinagoghe hanno ricevuto gli stessi messaggi antisemiti, a Toronto, Kingston, Hamilton, ed Edmonton, secondo quanto reso noto dalla branca canadese dell’organizzazione caritatevole ebraica B’nai Brith.
Michael Mostryn, presidente della B’nai Brith Canada, stigmatizzando le minacce, ha anche deplorato il fatto che negli ultimi mesi messaggi antisemiti siano spuntati sui muri di scuole, università o edifici pubblici.
In Canada, Paese tradizionalmente molto tollerante, anche per il suo multiculturalismo, negli ultimi tempi si sono manifestati episodi di odio razziale, come attacchi alle moschee e manifestazione contro i flussi migratori da parte di gruppi di estremisti di destra in Quebec.