La Francia si trova nuovamente ad assistere, a distanza di pochi giorni, ad un processo che vede un adulto accusato di aver avuto rapporti sessuali con una ragazzina. A comparire davanti al tribunale di Fontainebleau, vicino a Parigi, è un insegnante di matematica, di 34 anni, accusato di ”corruzione di minore” e ”abuso di funzione”. Addebiti che gli sono stati contestati per una relazione con una studentessa di terza media di appena 14 anni. Accuse che, se ritenute fondate dal tribunale, potrebbero essere punite con la reclusione fino a dieci anni.
La relazione sarebbe iniziata, e subito scoperta, nel giugno scorso. Ma per l’insegnante non c’è stata alcuna costrizione, ma si è trattato di un ”rapporto liberamente consenziente”. Il caso ricalca in qualche modo, anche se maturato in circostanze diverse, quello che ha visto l’assoluzione di un uomo che era accusato di violenza sessuale ai danni di una bambina di undici anni, che restò incinta. Il tribunale ritenne che nel quadro accusatorio non si ravvisassero gli elementi che avrebbero confermato l’abuso: costrizione, minaccia, violenza o sorpresa. Nel giudizio potrebbe avere pesato il fatto che la bambina seguì volontariamente il suo violentatore in una zona isolata del parco dove lei stava giocando con il cuginetto.
Per la legge francese, un adulto che ha rapporti sessuali con un minore di 15 anni commette il reato di aggressione sessuale. Se il maggiorenne ricopre un ruolo di autorità sul minore, il limite aumenta a 18 anni.
Ora il governo sta maturando il progetto di modificare l’attuale normativa con la fattispecie di ”non consenso presunto” per tutti i casi in cui sino coinvolti minori dei 15 anni.
Sesso con una allieva di 14 anni. Il professore si difende: anche lei voleva
Il secondo caso, in pochi giorni, di un adulto processato per abusi su una minorenne. Il governo francese pensa di modificare la legge per punire comunque i rapporti con minori dei 15 anni

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27 Novembre 2017 - 11.37
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