Non solo Catalogna: tre stati ricchi del Brasile vogliono l'indipendenza

A Rio Grande do Sul, Santa Catarina e Paranà è stata organizzata una consultazione informale. Il movimento separatista O Sul e o meu Pais (Il Sud è il mio Paese) è attivo dal 1992

Il referendum non ufficiale per l'indipendenza del sud del Brasile
Il referendum non ufficiale per l'indipendenza del sud del Brasile
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9 Ottobre 2017 - 16.38


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Non solo Catalogna, o Scozia. Ci sono molvimenti indipendentisti ancora poco noti. Uno riguarda la California dove una buona parte dell’opinione publbica è favorevole alla Cala-exirt, ossia alla separazione della California dagli altri Stati Uniti d’America,
Non solo: un referendum non riconosciuto dal governo centrale per l’indipendenza di alcune regioni del Paese si è tenuto anche in Brasile. La consultazione ha riguardato nel fine-settimana tre Stati dell’estremo sud, di fatto una delle regioni più industrializzate e ricche della Federazione: Rio Grande do Sul, Santa Catarina e Paranà.
Il movimento separatista O Sul e o meu Pais (Il Sud è il mio Paese), attivo dal 1992, aveva fissato attraverso il suo leader Celso Deucher l’obiettivo di portare almeno tre milioni di persone alle urne su circa 21 milioni di aventi diritto.
Un referendum indipendentista si era già tenuto nell’ottobre del 2016. Allora avevano votato poco più di 600mila persone, con una vittoria schiacciante dei favorevoli alla separazione. Il giornale online ‘Redacao Bonde’ ha condotto interviste ai seggi per scoprire di più sui motivi dietro la spinta secessionista. “La nostra nazione ha raggiunto un livello di disordine politico tale che è impossibile da riparare. Vogliamo liberarci di Brasilia, il Brasile ha raggiunto l’apice della corruzione” ha dichiarato alla stampa uno degli intervistati.
Altri si sono lamentati dell’iniqua distribuzione dei fondi statali, che vanno per lo più a beneficio degli Stati poveri del nord. Motivazioni che si fanno ancora più pressanti se sommate allo scandalo di corruzione, noto come ‘Lava Jato’, che ha portato all’arresto di numerosi politici ed imprenditori facendo crollare la fiducia popolare nei confronti della classe dirigente. La maggior parte dei brasiliani non crede però che la secessione avverrà. La Costituzione, ricordano i principali media nazionali, stabilisce che la Federazione “è formata da una unione indissolubile di Stati”.

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