Duterte umilia la commissione Diritti Umani, meno di 20 euro di bilancio annuale
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Duterte umilia la commissione Diritti Umani, meno di 20 euro di bilancio annuale

I sostenitori del presidente anche all'attacco della corte suprema. Chiesta la rimozione del presidente, Maria Lourdes Sereno, accusata di corruzione. Per l'opposizione si va verso la dittatura

Rodrigo Duterte
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14 Settembre 2017 - 09.04


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Le Filippine virano ormai verso una deriva autoritaria con i parlamentari che sostengono il controverso presidente Rodrigo Duterte che neutralizzano la Commissione per i Diritti umani, dandole un bilancio annuale umiliante, e proponendosi di rimuovere il presidente della Corte suprema. Iniziative che spingono l’opposizione a gridare alla dittatura.
La strategia parlamentare del presidente Rodrigo Duterte sembra mirare a piegare l’opposizione, al fine di rimuovere gli ostacoli nella sanguinosa guerra che ha dichiarato ai trafficanti di droga, ma anche ai tossicodipendenti.
Il disprezzo di Duterte verso i suoi oppositori è confermato dalla decisione di fissare il bilancio annuale della Commissione per i diritti umani alla ”stratosferica” cifra di mille pesos, ovvero meno di venti euro.
E senza girare troppo intorno all’argomento, Duterte ha spiegato che questo schiaffo ai diritti umani è direttamente legato all’attuale inchiesta della Commissione sulle migliaia di morti della sua guerra contro la droga.
“Lei ha solo quello che merita”, ha detto sprezzante Rodrigo Duterte al presidente della commissione, Jose Gascon.
Nelle Filippine, la Commissione è un organismo indipendente istituito dalla Costituzione del Paese per vigilare sul lavoro dell’esecutivo, che controlla la polizia e le forze armate.
Nella campagna elettorale che, lo scorso anno, lo ha portato alla presidenza della repubblica, Rodrigo Duterte, aveva promesso di sradicare con ogni mezzo  il traffico di droga e, dal suo insediamento, nel Paese ci sono stati 3800 morti ammazzati dalla polizia tra tossicodipendenti o presunti trafficanti e molte di queste morti sono accadute in circostanze misteriose.
L’offensiva dei sostenitori di Duterte passa anche per la richiesta di licenziamento del presidente della Corte suprema, Maria Lourdes Sereno, accusata di corruzione.
Teodoro Casino, esponente dell’opposizione di sinistra, ha detto che ”le istituzioni progettate per essere gli organi di controllo del governo, in particolare nell’ambito dei diritti umani, sono sotto attacco e ormai sono indeboliti”

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