Non si può chiamare un tentato golpe. Perché si è trattato della ribellione di un gruppo di soldati neutralizzati dopo poche ore: in Venezuela il gruppo di militari guidato da David Carabobo ha annunciato una ribellione contro il governo di Nicolas Maduro. “Non è un colpo di Stato, ma un’azione civica e militare per ristabilire l’ordine costituzionale. Ma ancora di più, per salvare il Paese dalla distruzione totale, per fermare l’uccisione dei nostri giovani e delle famiglie”, è stato comunicato con un videomessaggio. La rivoltà è però stata rubito repressa.
Poche ore dopo la comparsa del video, però, il capo del partito di governo, Diosdado Cabello, ha fatto sapere che è stato compiuto un “attacco terroristico” contro una base militare di Paramacay, nel Venezuela centrale, e che molte persone sono state arrestate.
A seguito dell’azione del gruppo dei militari, le autorità hanno “attivato piani di difesa e dispiegato truppe, in modo da garantire la sicurezza interna”, ha precisato Cabello poco dopo aver annunciato che la ribellione era fallita.
COMUNICADO OPERACIÓN “DAVID” DEL 1erTeniente JOSE ALEJANDRO MENDEZ SANCHEZ A LA NACIÓN! 6/8/17 pic.twitter.com/rlGzMb8PHJ 3/
— #LaOfensiva 112k (@EnkiVzla) 6 agosto 2017