Ancora una volta bombe che ammazzano innocenti. Ancora una strage nella provincia di Deir Ezzor, nel nordest della Siria, dove raid aerei hanno fatto decine di morti nelle ultime ore. Lo riportano siti di notizie e gli attivisti vicini all’opposizione siriana.
“Caccia di identità ancora ignota hanno colpito la regione di Dablan, nel Rif orientale di Deir Ezzor, causando almeno 30 morti e molti feriti”, afferma l’Osservatorio siriano per i diritti umani, un gruppo vicino all’opposizione con sede nel Regno Unito, mentre il sito di notizie vicino all’opposizione ‘Shaam’ parla di “circa 50 morti e molti feriti”, sottolineando a sua volta la provenienza “ignota” dei caccia.
Ieri l’Osservatorio aveva riferito di almeno una cinquantina di morti in raid aerei contro un edificio utilizzato come prigione dall’organizzazione dello Stato islamico nella città di Mayadeen, nel Rif orientale di Deir Ezzor, affermando che “probabilmente” si è trattato di un attacco della Coalizione internazionale a guida Usa e che oltre ai 42 “detenuti” sono stati uccisi anche 15 elementi dell’Is.