Bombe Usa: 173 civili innocenti uccisi a giugno nei raid su Raqqa

I curdo-siriani stanno cacciando l'Isis dalla città. Ma l'aviazione degli Stati Uniti spesso uccide donne, vecchi e bambini

Strage di civili a Raqqa
Strage di civili a Raqqa
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28 Giugno 2017 - 20.05


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Da un lato le Forze democratiche siriane che avanzano guidate dal una donna delle Ypj, ossia le unità femminili curdo-siriane. Ma – purtroppo – l’appoggio dell’aviazione Usa nella liberazione della capitale siriana dello Stato Islamico sta provocando la solita carneficina di vittime innocenti.
Almeno 173 civili sono stati uccisi in operazioni di terra e aeree contro lo Stato islamico questo mese a Raqqa. Ad affermarlo è l’alto commissario Onu per i diritti umani, Zeid Ra’ad Al Hussein, chiedendo alle parti coinvolte nella battaglia, “incluse le forze internazionali”, di prendere tutte le precauzioni possibili per risparmiare la vita dei 100mila civili ancora intrappolati. “Non devono essere sacrificati nel nome di veloci vittorie militari”, ha aggiunto.
Arriva l’inviato del presidente degli Stati Uniti
Intano Brett McGurk, inviato del presidente americano Donald Trump in seno alla Coalizione internazionale anti-Isis, è arrivato oggi al Ain Issa, località a una ventina di chilometri a nord di Raqqa, ‘capitale’ nel nord siriano dello Stato Islamico nel mirino dall’inizio di questo mese di una vasta operazione lanciata da forze curdo-arabe sostenute da Washington. Lo riferiscono media locali.
“Importanti questioni sono state discusse nella nostra riunione con McGurk”, ha detto in una dichiarazione il vice presidente del Consiglio civile di Raqqa, Abdallah al Arian come ha riportato la tv satellitare curda Rudaw.
“La riunione di oggi è un messaggio importante, in particolare perchè questa volta è avvenuto in forma pubblica e di fronte ai mezzi d’informazione”, ha aggiunto il portavoce ricordando che l’inviato americano “ha effettuato in precedenza due visite in forma non pubblica”.

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