Risorge Kobane: nasce il parco giochi per i bambini

Dopo la vittoria sull’Is molti abitanti stanno tornando a Kobane e hanno iniziato a ricostruirla.

Bambini rifugiati
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18 Giugno 2017 - 10.40


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Un parco giochi per i bambini di Kobane. È uno dei progetti del piano di rigenerazione sociale e urbana della municipalità della città siriana che mira a costruire spazi pubblici, parchi, biblioteche, centri culturali per i cittadini con particolare attenzione per i più piccoli. “Dopo la vittoria sull’Is molti abitanti stanno tornando a Kobane e hanno iniziato a ricostruirla, nonostante la difficoltà di reperire risorse umane e materiali a causa dell’embargo turco”, racconta l’amministrazione. L’area prevista è un terreno di circa 3.500 metri quadrati vicino a scuole e all’unico ospedale con punto nascite di Kobane. Il Children’s Park prevede un’area giochi attrezzata all’ingresso, ricoperta di sabbia con strutture ludiche per il gioco libero di bambini dai 6 ai 12 anni, un anfiteatro all’aperto con 40 posti per spettacoli e festival, un centro servizi con servizi igienici, docce e un piccolo negozio, uno spazio rialzato di 90 centimentri per dare la possibilità di supervisione da parte dei genitori e maestri. Il progetto (che costerà circa 40 mila euro e sarà realizzato entro la fine dell’anno) ha il sostegno di Ya Basta Bologna, associazione da anni impegnata nella costruzione di relazioni internazionali in quel territorio. 

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Insieme ad altre organizzazioni della campagna nazionale di solidarietà Rojava Calling, Ya Basta Bologna aveva concordato con la municipalità di Suruç (città sul confine turco-siriano a pochi chilometri da Kobane) un progetto per contribuire al miglioramento della vita dei cittadini curdi lì rifugiati durante l’assedio di Kobane da parte dell’Is (oltre 55 mila allora). “Su consiglio dell’amministrazione comunale e con la sua collaborazione – fanno sapere da Ya Basta Bologna – abbiamo sostenuto la costruzione di un’area ludico-sportiva che avrebbe dovuto essere dedicata ad Aylan Kurdi, il bambino siriano morto mentre cercava di arrivare in Europa e trovato su una spiaggia turca”. Nel gennaio 2016 l’associazione ha versato alla municipalità di Suruç la prima tranche di contributi (circa 9 mila euro), ma poi “il tentato golpe e la repressione in Turchia ha reso impossibile proseguire con i lavori. Suruç è stata commissariata e non si è dato seguito a numerosi progetti tra cui quello del parco”. Dopo mesi di attesa per capire come destinare l’ultima tranche di fondi per concludere il progetto avviato a novembre 2015, l’associazione ha deciso in accordo con Uiki onlus, gli attivisti di Suruç e la municipalità di Kobane di devolvere i contributi raccolti (7 mila euro) alla costruzione di un parco giochi a Kobane.

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