L'appello di Barghouti: disobbedienza civile palestinese contro Israele

I detenuti di al-Fatah hanno proclamato da tempo uno sciopero della fame ma Tel Aviv ha risposto duramente

Will Marwan Barghouti
Will Marwan Barghouti
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14 Maggio 2017 - 21.53


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Nonostante le dure condizioni carcerarie e nonostante l’asprezza con la quale le autorità israeliane hanno risposto alle proteste dei palestinesi loro bogliono andare avanti e non mollare.

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Lo ha detto l’agenzia ufficiale Wafa secondo cui Barghouti ha escluso «ogni possibile negoziazione» ed ha annunciato «una escalation» dell’iniziativa dello sciopero della fame proclamato dai prigionieri che fanno riferimento ad al-Fatah.
Will Marwan Barghouti – che ha fatto riferimento alla “Nakba”, con la quale i palestinesi ricorderanno la nascita dello stato di Israele nel 1948 – ha chiesto che sia lanciata «una campagna di disobbedienza civile e nazionale».
Per Barghouti non vi può essere alcun negoziato di pace con Israele se quest’ultimo «non mette fine all’occupazione, non ferma gli insediamenti e non riconosce Gerusalemme capitale dello Stato palestinese».

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