Vergogna infinita, l'Arkansas esegue due condanne a morte

Brusca accelerazione di condanne a morte: la prima delle due esecuzioni era stata sospesa perché il primo condannato è deceduto dopo aver sofferto.

Pena di morte
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25 Aprile 2017 - 10.40


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I Arkansas è in corso una vera e propria accelerazione per quanto riguarda la pena di morte. Tra pochi giorni infatti scadrà uno dei farmaci necessari per il mix dell’iniezione fatale  – farmaco che l’azienda farmaceutica non ha più intenzione di fornire per la pena capitale – e dunque lo Stato statunitense ha deciso di eseguire più esecuzioni capitali possibili nel minor tempo possibile. Ieri sera è stata effettuata l’iniziezione fatale su un altro condannato, il terzo in questo mese: in Arkansas prima di questa accelerazione, l’ultima pena di morte risaliva all’anno 2005. 

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Il primo condannato, Jack Jones, 52 anni, è stato dichiarato morto nella prigione di Cummins, a circa 120 km dalla capitale Little Rock. La seconda esecuzione in un primo momento era stata sospesa da un giudice federale perché l’avvocato del detenuto aveva presentato un ricorso sostenendo che il primo prigioniero aveva sofferto in seguito all’iniezione letale. Sofferenze che, a suo avviso, potrebbero essere provate anche dal suo assistito, per la sua obesità. 

L’esecuzione di Marcel Williams, 46 anni, è stata comunque portata a termine. L’uomo era stato condannato per aver rapito, stuprato e ucciso nel 1997 Stacy Errickson, 22 anni. La decisione di effettuare l’iniezione fatale anche su di lui è arrivata dopo un paio d’ore dalla sospensione.

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