Karim Cherfi: il killer dell'Isis era stato un mese in Algeria

Il procuratore ha svelato nuovi particolari: l'uomo in nordafrica dal 15 gennaio al 14 febbraio

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21 Aprile 2017 - 18.45


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Un viaggio che può avere un significato nelle indagini: dal 15 gennaio al 14 febbraio Karim Cherfi “è stato in Algeria”, secondo quanto riferito dal procuratore della Repubblica francese Francois Molins, in una dichiarazione alla stampa. Stando a quanto aveva detto alla polizia, il suo viaggio era dovuto “all’intenzione di sposarsi”.
Intanto si è saputo che il poliziotto ucciso sugli Champs-Elysees è stato colpito dal terrorista Karim Cheurfi con due colpi di kalashnikov alla testa.
Per quanto riguarda l’azione, gli inquirenti stanno ancora valutando se l’uomo che ieri sera ha ucciso un poliziotto sugli Champs Elysées a Parigi avesse dei complici.
Il killer non era schedato come simpatizzante jihadista
Il killer che ieri sera ha ucciso un poliziotto sugli Champs Elysées a Parigi non aveva mai mostrato segnali di radicalizzazione nonostante i precedenti penali. Lo ha detto il procuratore francese François Molins. “Non era nella watch list della sicurezza e non aveva mostrato nessun segno di radicalizzazione nonostante i diversi anni in carcere”, ha affermato Molins, confermando che vicino al corpo dell’assalitore è stato trovato un messaggio manoscritto di appoggio per lo Stato islamico.

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