Carneficina a Mogadiscio: autobomba di al-Shaabab provoca la morte di 20 civili

L'attentato era contro il nuovo capo delle forze armate: ma il kamikaze ha colpito un minibus

Miliziani di al-Shaabab
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9 Aprile 2017 - 17.24


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Un’altra carneficina: l’ennesima: è di almeno 20 morti il bilancio dell’attentato avvenuto  a Mogadiscio dove un’autobomba è esplosa di fronte alla sede del ministero della Difesa somalo. Alla guida dell’autobomba vi era un attentatore suicida che si è scagliato contro un convoglio militare.
La maggior parte delle vittime dell’esplosione sono militari, mentre è sopravvissuto il nuovo capo delle Forze Armate, Mohamed Ahmed Jimale, che viaggiava in un’auto blindata del convoglio, e che si ritiene fosse l’obiettivo dell’attentatore. Tra le venti vittime vi sono anche civili, in particolare alcune persone che stavano viaggiando in un minibus che è stato completamente distrutto dall’esplosione.
I militanti di al-Shabaab hanno rivendicato l’attentato attraverso la loro emittente radiofonica, Radio Andalus, affermando di aver ucciso oltre 20 militari.
Il capitano Osmad Mohamed ha detto che obiettivo del kamikaze era il nuovo capo militare somalo Mohamed Irfid. L’attentatore ha cercato di colpire il convoglio a bordo del quale viaggiava il militare, ma lo ha mancato ed ha preso invece un minibus.

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