Scozia e Norvegia, la sfida della stampa: stop al pesce d’aprile per fermare le fake news

I giornali svedesi e norvegesi non pubblicheranno notizie-pesce d'aprile per non alimentare le bufale

Una pagina dello Smalandspostren
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31 Marzo 2017 - 19.13


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Sta diventando una battaglia mondiale, plateale e sempre più sentita quella alle false notizie. E pare che ormai le bufale, che ormai ogni giorno circolano sul web, infettando bacheche, stiano mandando in pensione il simpatico e consuetudinario pesce d’aprile. Se non altro negli intenti. Anche nella libera Scandinavia. E quindi, quotidiani svedesi e norvegesi hanno annunciato oggi che da quest’anno, violando una tradizione antica come a Londra, rinunceranno a pubblicare notizie-pesce d’aprile. Per non alimentare la confusione nell’èra delle fake news o notizie false diffuse apposta.

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Conoscendo la facilità con cui le notizie false si diffondo, non voglio vedere il nome della nostra testata macchiato da una notizia o storia potenzialmente virale e falsa, ha scritto in un editoriale, spiegando la decisione a nome di tutti i media, il direttore dello Smalandspostren, Magnus Karlsson. Ha aggiunto. “Lavoriamo come ho detto su informazioni autentiche, d’ora in poi lo faremo anche il primo aprile”.
La notizia ha fatto il giro del mondo, diffusa dall’autorevole agenzia di stampa svedese TT, riferimento per tutto il grande nord. Le adesioni alla rinuncia alle notizie-scherzo del primo aprile si moltiplicano di ora in ora in tutta la Scandinavia. Hanno scelto di rinunciare al pesce d’aprile i giornali del gruppo Hallpressen (cioè Jönköpings-PostenVärnamo Nyheter e altri). Il Västerbottens-Kuriren e il Dalarnas Tidningar si sono poi associati.

“Ne abbiamo parlato in redazione, ci abbiamo pensato molto e alla fine abbiamo deciso”, ha spiegato il direttore del Jönköpings-Posten, Erik Berger. E ha incalzato il direttore del Västerbottens-Lurtiren, Ingvar Näslund: “Abbiamo avuto l’impressione, seguendo il dibattito sulla credibilità dei media sull’onda della marea di notizie false, che quest’anno è meglio rinunciare al pesce d’aprile”.

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Situazione analoga nella vicina Norvegia. I principali media del regno, cioè la tv pubblica Nrk e i quotidiani AftenpostenVg Dagbladet, oltre a molte testate locali, rinunceranno a pubblicare notizie da pesce d’aprile. 

In breve, mentre è sempre stata una tradizione rispettata e attesa da tutti, quella del pesce d’aprile, rischia oggi di diventare una fonte d’ansia e di diffusione di ulteriori bufale dure a morire. Quindi, meglio evitare.

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