Nuove accuse per Fillon: indagato per truffa e falso

L'accusa: "A Fillon 46mila euro per l'incontro tra Putin e il numero uno Total"

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21 Marzo 2017 - 22.28


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Ancora nuove rivelazioni imbarazzanti per Francois Fillon. Secondo quanto ha scritto il settimanale satirico ‘Le Canard Enchaîné’, in edicola domani, l’attuale candidato del centro destra alle presidenziali francesi nel 2015 avrebbe preso 46mila euro per organizzare incontri tra un miliardario libanese, il presidente russo Vladimir Putin e l’Ad di Total Patrick Pouyanet.
Il giornale rivela – anticipano oggi i media francesi – che a partire dal 2015 la società di consulente dell’ex primo ministro, la 2F, ha stretto un accordo con la Future Pipe Industries, di proprietà del miliardario libanese Fouad Makhzoumi, per l’organizzazione di questi incontri. I due incontri poi ebbero luogo in occasione del Forum economico internazionale, scrive ancora Canard precisando che la società di Fillon ha fatturato 50mila dollari per questa consulenza.
I procuratori che stanno indagando sulla vicenda dell’impiego fittizio alla moglie di Francois Fillon, rivela il sito Le Monde, hanno aperto un nuovo fascicolo di indagine per “truffa aggravata e falso”. Questa decisione, precisano, che risale al 16 marzo scorso, è stata presa del ritrovamento di nuovi documenti durante la seconda perquisizione negli uffici dell’Assemblea Nazionale, dopo quella del 31 gennaio scorso ordinata dai giudici dell’inchiesta preliminare. La scorsa settimana è stato annunciato che il candidato all’Eliseo è formalmente indagato per appropriazione indebita.

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Intanto il ministro francese dell’Interno, Bruno Le Roux, si è dimesso dal governo socialista del presidente Francois Hollande, in seguito alle imbarazzanti rivelazioni sull’assunzione delle due figlie minorenni come collaboratrici in Parlamento. Prende il suo posto il socialista Matthias Fekl: è quanto annunciano le autorità francesi.

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