Dopo il muslim ban Trump inaugura il suo golf club a Dubai

Gli Emirati non sono stati inseriti nella lista nera, nonostante molti terroristi: il motivo è diventato milto chiaro

Gli affari di Trump a Dubai
Gli affari di Trump a Dubai
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18 Febbraio 2017 - 12.27


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Molti terroristi (compresi alcuni attentatori dell’11 settembre) vengono da quel paese. Ma Trump non ha inserito gli Emirati arabi nella lista nera dei paesi da mettere al bando.
Come mai? Una risposta c’è: a Dubai sarà inaugurato il Trump International Golf Club, la prima operazione finanziaria dell’impero del miliardario Usa all’estero dall’elezione alla Casa Bianca. All’inaugurazione della struttura, realizzata dalla società immobiliare di lussso Damac di Dubai, i figli di Donald Trump, Eric e Donald Jr.
Secondo gli organizzatori la cerimonia in pompa magna si svolgerà a porte chiuse, senza occhi indiscreti e telecamere e gli invitati saranno minuziosamente controllati dalla sicurezza. Il progetto del golf club di Dubai doveva essere inaugurato prima dell’elezione di Trump alla presidenza Usa, ma si era impantanato dopo la vittoria a novembre per possibili conflitti di interesse, nonostante il passaggio delle consegne ai figli.
La Trump Organization ha annunciato che rinuncerà a ulteriori operazioni di investimento all’estero durante la presidenza, tra cui un progetto da due miliardi di dollari proprio a Dubai in collaborazione con Damac. Il patron della società emiratina, Hussain Sajwani, definito il “Donald di Dubai”, per la sua ricchezza e l’amicizia con Trump, ha una fortuna stimata di 3,2 miliardi di dollari per Forbes.
Gli Emirati Arabi non fanno parte della lista dei sette Paesi a maggioranza musulmana che Trump ha bandito dagli Stati Uniti (Iraq, Iran, Yemen, Libia, Siria, Somalia e Siria).

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