Joaquin Guzman, meglio conosiuto come ‘El Chapo’ ed ex re del narcotraffico messicano, è stato estradato negli Stati Uniti d’America: ad annunciarlo è stato il governo messicano. Negli Usa, El Chapo è accusato di traffico illegale di sostanze stupefacenti. Guzman è stato prelevato dal carcere di massima sicurezza nella città di confine di Ciudad Juárez ed è stato trasferito all’aeroporto della stessa città per essere consegnato alle autorità statunitensi. Il Dipartimento di Giustizia Usa ha ringraziato il Messico «per la sua ampia cooperazione e per l’assistenza nel garantire l’estradizione di Guzman per gli Stati Uniti».
L’estradizione è avvenuta a poche ore dalla cerimonia di insediamento del 45esimo presidente Usa, Donald Trump: sono molti gli analisti politici che hanno interpretato il gesto da parte del Messico come un chiaro segnale di cooperazione nei confronti del prossimo inquilino della Casa Bianca che durante la campagna elettorale ha sempre tenuto un profilo piuttosto ostile nei confronti del Messico.
Il procuratore generale del Messico, Alberto Elias Beltran, ha però negato che esista un reale collegamento fra i due eventi: «Non vi è nessun’altra motivazione dietro l’estradizione di ‘El Chapo’», ha detto se non quelle giudiziarie, ovvero che un tribunale collegiale ha rigettato l’ultimo ricorso legale.