Orban sempre più xenofobo: i richiedenti asilo in galera
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Orban sempre più xenofobo: i richiedenti asilo in galera

Il premier ungherese calpesta le regole internazionali: in cella durante l'iter della domanda

Svolta xenofoba di Orban
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13 Gennaio 2017 - 21.19


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Una vergogna e c’è da chiedersi: che senso ha che un paese come l’Ungheria (attuale) possa stare all’interno dell’Unione Europea? Sì, perché il governo di Budapest ripristinerà la custodia cautelare per i richiedenti asilo durante la pratica volta ad accertare l’esistenza dei requisiti necessari per ottenere lo status di rifugiato.
Lo ha annunciato il premier Viktor Orban. Sotto le pressioni dell’Ue e dell’Onu, l’Ungheria aveva sospeso questa prassi nel 2013. “La misura va contro le norme internazionali precedentemente accettate dall’Ungheria – ha ammesso Orban -, ma lo faremo lo stesso”.
Solo giovedì il premier ungherese ha affermato che l’emergenza immigrazione non diminuirà a breve e l’Ungheria non può affidarsi a una soluzione qualunque da parte dell’Ue. Secondo Orban i migranti rappresentano un rischio per la cultura e la sicurezza degli ungheresi e una minaccia sul fronte del terrorismo, per questo motivo, ha spiegato, l’Ungheria deve sorvegliare anche più di prima i suoi confini.
“In Europa, viviamo un tempo dell’ingenuità e dell’incapacità: gli immigrati sono vittime dei trafficanti, ma anche dei politici europei, che incoraggiano la migrazione con la politica di accoglienza”, ha detto Orban. “Da noi, non ci saranno camion che investono chi festeggia”, ha concluso.

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