Uccise lo stupratore della figlia: una iniziativa per la grazia

Jay Maynor, 43enne dell'Alabama, è stato condannato a 40 anni: chiedono almeno uno sconto di pena

Jay Maynor, l'uomo condannato
Jay Maynor, l'uomo condannato
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11 Gennaio 2017 - 21.45


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Una storia molto diversa, più da giustiziere. Ma con qualche affinità con la vicenda di Jacqueline Sauvage, la donna che dopo anni di violenze ha ucciso il marito violento e stupratore.
In questo caso un uomo ucciso lo stupratore che aveva violentato sua figlia per anni e ora migliaia di persone stanno chiedendo al presidente degli Stati Uniti che venga graziato. E’ la storia di Jay Maynor, un 43enne dell’Alabama, condannato a 40 anni di prigione, a novembre, per l’omicidio di Raymond Eearl Brooks, avvenuto nel giugno 2014. La giovane, che ora ha 24 anni, da quando ne aveva 8 era stata ripetutamente stuprata da Brooks, suo nonno adottivo, che era stato condannato a una lunga pena, scontando però soltanto otto anni. Fu così che Maynor, deciso a farsi giustizia da solo, sparò all’anziano.
La famiglia e gli amici dell’uomo hanno lanciato una petizione, che ha già raccolto 13mila firme, indirizzata al presidente degli Stati Uniti e al governatore dell’Alabama affinché possa essere “liberato o condannato a una pena minore”, perché “non è una minaccia per la società”.
La figlia, che ora è madre di tre bambini, ha raccontato che suo padre si è dichiarato subito colpevole per evitarle il dolore di dover di nuovo raccontare, in tribunale, le violenze subite dal nonno adottivo: “Mi stava proteggendo, come ogni padre dovrebbe fare – ha detto -. È un padre straordinario, il migliore. Ci ama così tanto. La sua condanna è troppo dura: sta vivendo un inferno”.

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