Obama si vendica di Putin: espulsi 35 diplomatici russi
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Obama si vendica di Putin: espulsi 35 diplomatici russi

Sanzioni Usa contro Mosca per hacker, e chiudono due complessi russi in Usa.

Ambasciata russa a Washington DC
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29 Dicembre 2016 - 22.07


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Barack Obama ha ordinato sanzioni contro dirigenti del governo e dell’intelligence russi in risposta all’ hackeraggio delle elezioni americane. Le sanzioni sono una risposta ai tentativi russi di ”nuocere agli interessi americani”: lo ha detto Barack Obama, che ha firmato oggi una serie di ritorsioni contro Mosca. ”Tutti gli americani dovrebbero essere allarmati dalle azioni russe”, ha aggiunto. Intanto il prossimo presidente degli Usa, Donald Trump getta acqua sul fuoco. Ha dichiarato ieri che gli americani “devono occuparsi della propria vita” in risposta agli appelli di Obama di imporre nuove sanzioni contro Mosca.

Espulsione di 35 membri dell’ intelligence russa e chiusura di due complessi russi in Usa: è una della azioni della risposta Usa alle presunte interferenze di Mosca nelle presidenziali americane. I 35 russi espulsi come persone non grate, secondo il dipartimento di stato americano, sono funzionari operanti negli Usa che “hanno agito in modo incoerente con il loro status diplomatico o consolare”, probabilmente per essere stati coinvolti in attività di intelligence sotto copertura diplomatica. Hanno 72 ore di tempo per lasciare gli Usa, insieme ai loro famigliari. Il presidente Obama ha inoltre vietato ai russi l’accesso a due complessi ricreativi di proprietà del governo russo a New York e in Maryland.

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In risposta agli hackeraggi russi, Barack Obama ha disposto sanzioni contro nove tra entità e individui: si tratta del Gru e dell’Fsb, ossia dell’ intelligence militare per l’estero e del controspionaggio (le due principali agenzie di 007 russe), di quattro ufficiali del Gru e di tre compagnie che hanno fornito supporto materiale alle cyber operazioni del Gru. Inoltre il ministero del tesoro designerà due individui russi per l’uso di mezzi cibernetici che consentono di rubare fondi e informazioni personali.

Cremlino, contro sanzioni Usa penseremo a ritorsioni. Il portavoce del presidente russo Vladimir Putin ha detto che la Russia ‘rigetta’ le sanzioni decise dagli Stati Uniti per il presunto hackeraggio delle presidenziali americane, aggiungendo che saranno prese in considerazione “misure di ritorsione”.

Ed una risposta è poi arrivata

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