Continuano le proteste in North Dakota per fermare la costruzione dell’oleodotto sulla terra sacra dei Sioux. Le forze dell’ordine per respingere centianai di attisti hanno utilizzato il pugno duro, utilizzando anche cannoni ad acqua oltre che ai soliti proiettili di gomma, granate e spary urticanti.
A riferire della violenta repressione sono stati i manifestanti, che orami da settimane presidiano la zona dove vanno avanti senza sosta le operazioni per costruire il controverso oleodotto. A proteggere la zona ci sono centinaia di poliziotti che quotidianamente respingono con ingiustificata aggressività i manifestanti.
“Siamo stati attaccati con cannoni ad acqua”, ha dichiarato LaDonna Brave Bull Allard, un membro dei Sioux e uno dei capi della protesta, che vuole proteggere dal “mostro” il campo in cui sorge la pietra sacra della tribù. “Ci sono -5 ° C là fuori e siamo respinti con l’acqua gelida oltre che con mazze, proiettili di gomma, spray urticante, ecc. Siamo stati circondati e attaccati. Pregate per la mia gente”.
“Come medici professionisti, siamo preoccupati per il rischio reale di perdita della vita a causa di una grave ipotermia in queste condizioni,” ha detto uno dei medici che sta assistendo i manifestanti. Al momento quasi 200 persone risultano ferite e sette sono state ricoverate in condizioni gravissime.
Rubber bullets, hypothermia. Our reality. The people will fight corporations until we wake up. This is our America now. Trump is on deck. pic.twitter.com/pNfVMWjw0c
— lastrealindians.com (@lastrealindians) 21 novembre 2016