Città e famiglie divise: lungo il muro Usa-Messico

Il confine Usa-Messico è stato al centro del dibattito elettorale americano. Ma in alcune zone in California e Arizona, un muro già esiste.

Foto Mike Blake
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7 Novembre 2016 - 18.58


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Case, terra, città, famiglie divise. C’è un muro che segna il confine tra Usa e Messico. Che separa ciò che prima era unito. Dove ci sono scritte in inglese e in spagnolo a testimoniare l’interdipendenza di ciò che prima non era diverso, ma uguale. Il confine tra il Messico e gli Stati Uniti si estende per circa 2.000 miglia tra San Diego, California e Brownsville, Texas. 

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Trump ne ha fatto un cavallo di battaglia in questo dibattito elettorale: il muro. Ma un muro già c’è.

La sua costruzione ha avuto inizio nel 1994. Secondo alcuni esperti le operazioni portate avanti da California, Texas e Arizone sarebbero solo una manovra per convincere i cittadini statunitensi della sicurezza ed impenetrabilità dei confini, mentre l’economia continuerebbe a beneficiare del continuo flusso di forza lavoro a basso costo in arrivo da oltre frontiera.

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Il reportage Reuters Along the U.S. – Mexico border fence

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