Un’autobomba è esplosa stamani nei pressi di un edificio della polizia turca a Diyarbakir, principale città curda del sud-est del Paese. Come avviene frequentemente in casi simili, l’autorità radiotelevisiva ha imposto una censura sulla notizia. L’esplosione è avvenuta a poche ore dall’arresto in un blitz notturno con accuse di “terrorismo” di 11 deputati del partito filo-curdo Hdp, tra cui i leader Selahattin Demirtas e Figen Yukeskdag. Il ministero dell’Interno ha fatto sapere che il mandato d’arresto riguarda anche atri 4 deputati, 2 dei quali sarebbero all’estero.
“Alcune persone, tra cui poliziotti e civili, sono martiri”. Lo ha detto il ministro della Giustizia di Ankara, Bekir Bozdag, con un’espressione usata in Turchia per indicare le vittime di attacchi terroristici.