Zeinab, la sposa bambina che rischia di essere giustiziata
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Zeinab, la sposa bambina che rischia di essere giustiziata

Amnesty: dopo un ingiusto processo in cui è stata condannata per l'omicidio del marito. Durante la detenzione era incinta di un bambino nato morto.

Una sposa bambina
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11 Ottobre 2016 - 17.51


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Una sposa bambina rischia di essere giustiziata in Iran per l’omicidio del marito, dopo aver avuto un bambino nato morto durante la detenzione. Amnesty International ha fatto sapere che Zeinab Sekaanvand Lokran, 22 anni, “rischia di essere giustiziata dopo un ingiusto processo in cui è stata condannata per l’omicidio del marito. Aveva 17 anni quando venne commesso il reato e potrebbe essere giustiziata già il 13 ottobre”.

Quando venne condannata a morte Zeinab aspettava un bambino da un compagno di detenzione e la legge iraniana vieta di giustiziare le donne in stato di gravidanza. Secondo quanto riportato dalla Bbc, i medici hanno detto che il bambino è morto nel grembo della donna due giorni prima che lo desse alla luce a causa dello shock per l’esecuzione di un compagno di cella.

Durante il processo la corte non tenne in considerazione la testimonianza della donna sulle percosse e sugli abusi subiti dal marito, ha ricordato Human Rights Watch. La donna, data in sposa a 15 anni, aveva denunciato più volte il marito alla polizia, ma le sue denunce non avevano avuto seguito. Quando il marito morì aveva 17 anni; venne arrestata e avrebbe confessato di averlo ucciso a pugnalate. Ma prima di essere condannata, ritrattò la propria confessione, accusando il fratello del marito.

Leggi anche:  La sfida degli iraniani alle restrizioni del governo per preservare tradizione e identità

Human Rights Watch ha ricordato che l’Iran ha sottoscritto la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia che vieta il ricorso alla pena di morte per le persone che avevano meno di 18 anni al momento del crimine. Tuttavia, le autorità iraniane hanno giù giustiziato un minorenne nell’anno in corso e nel braccio della morte ci sono altre 49 persone che non avevano 18 anni quando hanno commesso il crimine.

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