La Russia ritiene “inaccettabili” tregue di sette giorni ad Aleppo, in Siria, perché si tratta di “un lasso di tempo sufficiente per i gruppi terroristici per prendere le misure necessarie a reintegrare le provviste, e riordinare le forze”: lo dichiara il vice ministro degli Esteri di Mosca, Serghiei Riabkov. “Noi – ha detto Riabkov, citato dalla Tass – abbiamo ripetutamente suggerito pause di 48 ore, ma gli Usa, per ragioni che sanno solo loro, sono rimasti attaccati alla richiesta di tregue di sette giorni”.
Le recenti dichiarazioni di Washington sulla Siria sono “uno sfogo emotivo”: lo ha affermato il vice ministro degli Esteri russo, Serghiei Riabkov. “Ieri – ha detto Riabkov – un certo sfogo emotivo è avvenuto lì, tra l’impreparazione dell’amministrazione Obama di rispettare la propria parte degli accordi”. Gli Usa, tramite il segretario di Stato John Kerry, in mattinata hanno minacciano di interrompere i contatti con Mosca sulla Siria se non si fermeranno i bombardamenti su Aleppo, in serata hanno ventilato la possibilità di “opzioni non diplomatiche”.
Papa incoraggia Onu per mediazione tra governi – Il Papa ringrazia e incoraggia “le istanze internazionali, in particolare le Nazioni Unite, per il lavoro di sostegno e di mediazione presso i diversi Governi, affinché si concordi la fine del conflitto e si ponga finalmente al primo posto il bene delle popolazioni inermi. È una strada che dobbiamo percorrere insieme con pazienza e perseveranza, ma anche con urgenza, e la Chiesa non mancherà di continuare a dare il suo contributo”. Lo ha detto parlando di Siria e Iraq a organizzazioni di carità in tali paesi.
