Rifugiato siriano gay ritrovato decapitato in Turchia

L'uomo era scomparso il 23 luglio e aveva spesso ricevuto minacce da una gang locale

Una immagine del gay pride in Turchia
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4 Agosto 2016 - 16.40


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Chissà se si tratta dio mofobia o di qualche azione contro i rifugiati: il corpo di un rifugiato siriano omosessuale è stato ritrovato decapitato e orribilmente mutilato, due giorni dopo la sua scomparsa avvenuta nel centro di Istanbul.
 Lo ha dichiarato l’organizzazione per la difesa dei diritti omosessuali Kaos GL, riferendo che Muhammed Wisam Sankari, fuggito dalla guerra in Siria era scomparso il 23 luglio dopo aver lasciato la sua casa di Aksaray, nel quartiere conservatore di Fatih.
Il ritrovamento è avvenuto due giorni dopo a Yenikapi, nella stessa area, ha spiegato l’associazione. L’uomo era arrivato a Istanbul un anno fa ma meditava di andar via dalla metropoli turca perchè non si sentiva sicuro, dopo essere stato minacciato di violenza da una gang di uomini armati di coltello, ha raccontato un amico all’associazione.

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L’omosessualità in Turchia è legale ma la comunità gay denuncia regolarmente discriminazioni e molestie in un paese musulmano a maggioranza conservatore.

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