Identificato il mandante della strage di italiani a Dacca
Top

Identificato il mandante della strage di italiani a Dacca

La polizia del Bangladesh ha identificato uno dei mandanti e organizzatori dell'assalto del 1 luglio scorso contro un ristorante.

Immagine di repertorio
Immagine di repertorio
Preroll

globalist Modifica articolo

31 Luglio 2016 - 12.07


ATF

Un commando di almeno cinque terroristi prese in ostaggio numerose persone per poi trucidarne venti, diciotto delle quali straniere, tra cui ben nove italiani. Il mandante si chiama Tamim Chowdhury, ha una trentina d’anni e possiede doppia nazionalità, canadese e del Paese asiatico, ove era rientrato proprio dal Canada tre anni fa: da allora, secondo il rapporto preliminare degli inquirenti, si è dedicato anima e corpo a radicalizzare i giovani musulmani più ortodossi, finanziandone addestramento ed equipaggiamento e impartendo loro istruzioni per colpire. Attualmente latitante, sarebbe leader di una fazione particolarmente feroce di ‘Jamaat-ul-Mujaheddin Bangladesh’, o Jmb, gruppo ultra-islamista fondato nel 1998 e al bando dal 2005, ritenuto responsabile di decine di omicidi di stranieri o esponenti delle minoranze religiose bengalesi.

Oltre ad aver formato i miliziani che all’inizio del mese irruppero nel ristorante ‘Holey Artisan Bakery’ di Gulshan, il quartiere diplomatico nel cuore della capitale, Chowdhury avrebbe fatto altrettanto per i fondamentalisti che una settimana dopo a Sholakia, nel nord, attaccarono un raduno di 250.000 fedeli riuniti per celebrare Eid al-Fitr, la ricorrenza che sancisce la fine del mese sacro del Ramadan, trucidandone tre. Avrebbe inoltre procurato armi, esplosivi, denaro, istruzioni e persino il nascondiglio a nove miliziani scoperti ed eliminati tre giorni fa dalle teste di cuoio a Kalyanpur, sobborgo sud-occidentale della capitale. Si è arrivati a lui attraverso le dichiarazioni rese sotto interrogatorio da un integralista arrestato in tale occasione, il 25enne Rakibul Hassan. In realtà tanto il massacro di Dacca quanto quello a Sholakia sono stati rivendicati anche dallo Stato Islamico, e gli inquirenti stanno adesso tentando di stabilire se tra le due organizzazioni terroristiche esistano legami, in particolare di collaborazione e mutua assistenza. .

Native

Articoli correlati