Strage in Libia: 117 profughi sulla spiaggia di Zuwara, 5 bimbi

La croce rossa non è riuscita a salvarli. La spiaggia si è ricoperta di corpi di migranti lungo ben 25 chilometri.

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3 Giugno 2016 - 11.49


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In Libia nella città costiera di Zuwara, la spiaggia si è ricoperta di corpi di migranti lungo ben 25 chilometri.

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Mentra in Italia continua la polemica sull’accoglienza Tra Chiesa e politica con l’intervista al Cardinale Scola che ha ammonito Onue e Ue sulla gestione migranti, ecco un’altra strage. Non ce l’hanno fatta 117 migranti che hanno tentato di attraversare il Mediterraneo con un gommone malmesso: nulla hanno potuto fare per salvarli gli operatori della Mezzaluna Rossa di Zuara, lungo la costa occidentale della Libia, salvo recuperare le salme, come ha reso noto l’organizzazione sulla sua pagina Facebook.Tra loro i corpo di di 70 donne e cinque bambini, sono stati recuperati da ieri su spiagge nell’ovest della Libia.

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L’Ong internazionale, che si occupa di fornire cibo, cure, vestiti e un alloggio per coloro riesce a trarre in salvo dal mare, ha fatto inoltre sapere che il 26 maggio ha soccorso circa 200 migranti, non lontano dal porto della città costiera di Zuara. Come riferiscono altre fonti di stampa internazionali, i migranti sono solitamente di origine subsahariana, e salpano alla volta dell’Europa dalla costa che va da Zuara a Sabrata.

 

Anche l’ong Migrant Report conferma. Sostiene che i cadaveri recuperati sulla costa occidentale della Libia sono quelli di vittime di naufragi avvenuti “all’interno di acque libiche” la “settimana scorsa”. “Non è chiaro dove siano affogati” i migranti recuperati su un tratto di costa lungo circa 25 chilometri avverte Migrant Report segnalando però che i “cadaveri presentano segni di decomposizione avanzata”. Il sito riferisce inoltre che la Guardia costiera di Zuara, “la settimana scorsa, aveva intercettato più di 450 migranti in quattro imbarcazioni tra mercoledì e giovedì. Stando ai sopravvissuti di due dei gommoni che si erano sgonfiati, erano annegate più di 100 persone”.La maggior parte degli annegati sono originari dell’Africa sub-sahariana. Non è chiaro né quando né dove abbiano fatto naufragio. Nella zona la scorsa settimana la Guardia Costiera aveva intercettato quattro gommoni con più di 450 persone a bordo. Alcuni dei migranti tratti in salvo avevano riferito che “più di cento”  loro compagni di viaggio potevano essere annegati nella traversata.

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Amnesty International. L’organizzazione non governativa Amnesty International ha intanto chiesto all’Unione Europea di non rispedire i richiedenti asilo in Turchia. I migranti, secondo Amnesty, “non riceverebbero un’effettiva protezione” da parte del governo di Ankara, nonostante l’accordo stretto dal presidente Erdogan con l’Unione Europea il 20 marzo. La Turchia, sostiene l’ong che si occupa di diritti umani, è ben lontana dall’essere considerata “un paese sicuro”.

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