Trump molestatore: decine di donne contro il tycoon
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Trump molestatore: decine di donne contro il tycoon

Il New York Times ha pubblicato una inchiesta sul miliardario e le donne. Sono spuntati particolari piccanti e anche atteggiamenti machisti e sessisti

Donald Trump e Sarah Palin
Donald Trump e Sarah Palin
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14 Maggio 2016 - 23.53


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Qual è la verità? Siamo di fronte a una macchinazione politica per fermare il candidato presidente degli Stati Uniti che non ti aspetti, oppure c’è una similitudine tra Donald Trump e Bill Cosby, l’attore finito nella polvere per essere un molestatore abituale?

Così dopo le accuse di maschilismo contro Donald Trump, tema molto dibattuto durante la campagna elettorale per le presidenziali Usa, il New York Times pubblica una vera e propria inchiesta sul rapporto del miliardario con le donne. Decine di donne intervistate raccontano episodi in cui il magnate avrebbe fatto avance nei loro confronti, fino a vere e proprie molestie.

Le testimonianze dalle donne intervistate, molte delle quali riportate fra virgolette nell’articolo, svelano avance sgradite, commenti infiniti sulla forme femminili, attrazione verso le donne ambiziose, comportamenti inquietanti sul posto di lavoro. Le relazioni si sono svolte negli uffici della Trump Tower, nelle sue case, nei cantieri e nei backstage di concorsi di bellezza. Fugaci e poco importanti per lui, questi incontri hanno lasciato impressioni durevoli sulle donne che li hanno sperimentati.

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 Emblematica è la storia in apertura del reportage. Quella di Rowanne Brewer Lane, una modella di 26 anni che nel 1990 era presente a un party in piscina offerto da Trump a Mar a Lago in Florida. Al party erano presenti 50 modelle e una trentina di uomini. E Trump, che aveva appena conosciuto la donna, ed era nel mezzo di una causa di divorzio, iniziò a parlarle. “Mi prese improvvisamente la mano”, racconta la donna, “e iniziò a mostrarmi la villa. Mi chiese se avevo un costume da bagno. Io risposi di no perché non intendevo tuffarmi. Mi portò in una stanza, aprì i cassetti e mi chiese di mettermi il costume. Andai in bagno e me ne provai uno. Era un bikini. Uscii fuori e lui disse: Wow”. Poi lui accompagnò la ragazza in piscina e disse “questa è una straordinaria Trump girl, non è vero?”.

Ciò che emerge dalle interviste è un complesso, a volte contraddittorio, ritratto di un uomo ricco, famoso e provocatore, e delle donne attorno a lui: alcune lo trovavano gentile e incoraggiante, altre molto meno. “Gli piaceva millantare le sue prodezze sessuali e la capacità di conquistare le donne, senza curarsi di chi aveva a fianco”, ricorda una delle tante donne che gli sono state vicino. Ma anche sul lavoro, per gli affari, Trump si affidava alle donne per una semplice ragione: “Spesso lavorano sodo, molto più duramente degli uomini”.

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