In Bosnia, dove notoriamente di annidano forti cellule della “Jihad”, torna l’incubo del terrorismo: un uomo armato ha ucciso due membri delle forze armate a Rajlovac, e poi si è tolto la vita facendosi saltare in aria. Poche ore dopo,in una conferenza stampa a Sarajevo il vice ministro della Difesa , Boris Jerinic si è lanciato a testa bassa in un attacco contro la pollzia.
“Le strutture di polizia sono stato del tutto escluse dalle indagini che stanno svolgendo le autorità militari, e soll doo diverse ore le forze armate hanno diffuso informazioni ufficiali sul nomi dei soldati uccisi “, ha detto Jerinic, sottolineando la mancanza di coordinamento tra le agenzie competenti.
L’assassino si chiamava Enes Omeragic e l’altra sera ha ucciso i soldati Armin Salkic e Nedeljko Radic in un centro per le scommesse sportive a Rajlovac. Al momento, non si ha alcuna informazione sui motivi del gesto. Il capo delle Forze Armate, generale Anto Jeleč[b/] ha confermato che, oltre ai due morti nell’attacco è rimasto ferito un terzo soldato, Dzevad Ljukovac e aggiunge che le forze armate stanno facendo di tutto per proteggere i propri soldati, ma tutto fa pensare che l’assassino provenisse da un gruppo radicale islamico.
“E’ fin troppo evidente che in questa vicenda lo Stato ha agito in modo scoordinato e le varie organizzazioni hanno litigato su chi avrebbe svolto le l’indagii. Il procuratore cantonale ha sostenuto che si trattava di un omicidio d’impeto, fino a quando il pubblico ministero non ha detto che è stato un atto di terrorismo “, lamenta in ministro degli interni Mekti, che
ricorda i precedenti avvertimenti circa la radicalizzazione della situazione in Bosnia, e ribadisce che vi sono alcune comunità per le quali le leggi non funzionano e che non riconoscono il sistema –
La presidenza della Bosnia-Erzegovina ha condannato fermamente il “brutale attacco terroristico” sui membri delle Forze Armate ed ha chiesto un’indagine approfondita, al fine di chiarire completamente tutte le circostanze dell’attacco ed esorta tutte le etnie “ad ssere unite nei momenti difficili ed a condannare senza compromessi il terrorismo e l’estremismo violento.” Anche la portavoce dell’agenzia per la investigazione e la protezione (SIPA) [b]Kristina Jozic, dice che l’attacco contro i soldati di Rajlovac ha gli elementi di un atto terroristico, e la SIPA ieri formato una squadra speciale che appoggia le indagini sul caso.
Il livello di sicurezza è aumentato in tutte le sedi delle Forze Armate della Bosnia-Erzegovina hanno preso le misure di sicurezza necessarie. Finora l’agguato è stato ricostruito così: un uomo armato di armi automatiche è entrato intorno 19:35 nella sala di scommesse spotive di Rajlovac sport ed ha sparato all’impazzata uccidendo i due militari e ferendone un terxo. Subito dopo è tornato all’esterno, ha sparato ancora contro un autobus e poi si è allontanato in direzione del vicino insediamento Sokolja, dove si è nascosto in una casa.
La polizia ha bloccato rapidamente l’intero villaggio ed ha circondato il luogo, negoziati per la resa sono andati avanti per alcune diverse ore finchè, poco prima di mezzanotte, Omeragic si è ucciso facendosi saltare in aria.
Fonte: agenzie
