Libia chiede all'Onu la fine dell'embargo armi

L'esercito egiziano fa un blitz via terra. Appello del Papa: la comunità internazionale trovi una soluzione

Attacco in Libia
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18 Febbraio 2015 - 17.47


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L’Isis in Libia minaccia la pace e la sicurezza della Libia e la sicurezza di Paesi africani limitrofi e dell’Europa dice il ministro degli esteri del governo libico di Tobruk Mohammed al Dairi chiedendo al Consiglio di Sicurezza la revoca dell’embargo della vendita di armi. Dairi ha precisato che il suo governo non chiede un intervento internazionale in Libia.

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Primo blitz via terra dell’Egitto in Libia. Secondo quanto ha scritto sulla sua pagina Facebook la blogger kuwaitiana Fajr al-Said, “un’operazione di terra è stata effettuata dagli eroi delle forze speciali egiziane a Derna”. L’attacco “si è concluso con successo”, ha aggiunto la blogger, precisando che nell’operazione “è stata distrutta completamente la base di Abu Karim al-Wahdani e sono stati fatti prigionieri arabi e stranieri”.

Il quotidiano online ‘Al-Watan Voice’, che riporta la notizia, precisa che la Said è stata la prima a pubblicare la notizia degli attacchi dell’aviazione militare egiziana contro le basi dello Stato islamico (Is) in Libia alcuni giorni fa. Tuttavia, la notizia dell’operazione via terra non trova al momento riscontro sui media egiziani, ma in un’intervista ad al-Jazeera, il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry, aveva precedente ammesso che tutte le azioni, compreso l’invio di truppe internazionali sul terreno, vanno prese in considerazione.

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Ieri l’aviazione egiziana per la seconda notte di fila ha bombardato le postazioni dell’Isis a Derna, città nell’est della Libia, mentre l’esercito di Misurata ha liberato Sirte.

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