Libere Vanessa e Greta, pagate a peso d'oro

L'annuncio della liberazione di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo arriva sul profilo twitter di Palazzo Chigi. "Sono libere, torneranno presto in Italia", annuncia il governo.

Libere Vanessa e Greta, pagate a peso d'oro
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15 Gennaio 2015 - 19.11


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Le due ragazze sono rientrate in Italia nella notte.

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Riscatto e rialzi. Per liberare le due ragazze sequestrate in Siria è stato pagato, evidentemente, un riscatto. Si parla di 12 milioni di dollari. La vicenda è andata così. Il video in cui Greta Ramelli e Vanessa Marzullo erano vestite di nero con un velo in testa e mostravano un foglio di carta con su scritta la data del 17 dicembre, era stato recapitato all’intelligence italiano il 18 dicembre con una richiesta di riscatto. La situazione è rimasta stagnante fino alla fine dell’anno, quando i rapitori hanno deciso di far girare su youtube il video per dare nuovo slancio alla trattativa e per cercare di alzare il prezzo, approfittando dell’eco mediatica.


Poi la trattativa ha rischiato di saltare quando a Parigi ci sono stati i giorni drammatici di terrore con l’assalto al giornale Charlie Hebdo e con le drammatiche ore successive. A quel punto i rapitori hanno chiesto di più. E probabilmente hanno ottenuto di più.

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Le due ragazze erano state sequestrate il 31 luglio scorso in Siria, dove erano arrivate con la loro ong Horryaty per aiutare la popolazione della parte settentrionale del paese sconvolto dalla guerra. Oltre a quanto risulta a Globalist, secondo la tv satellitare araba Al Aan, sede a Dubai, negli Emirati Arabi, il fronte Al Nusra avrebbe liberato Greta e Vanessa in cambio di un riscatto da 12 milioni di dollari.


Secondo fonti governative, Greta e Vanessa arriveranno in Italia alle prime ore del mattino di domani, a bordo di un aereo che atterrerà all’aeroporto di Ciampino. Ad attenderle troveranno il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.


I genitori. “Siamo felicissimi, non vediamo l’ora di riabbracciare nostra figlia” ha detto la madre di Greta Ramelli alla notizia del rilascio, secondo quanto ha riferito il sindaco di Gavirate (Varese), che ha avuto un breve colloquio telefonico con la donna. Campane a festa a Brembate, il paese di Vanessa Marzullo. Il papà a Rainews24: “Quella che sto vivendo è una gioia grande, mi sembra di rinascere. La notizia ufficiale l’ho ricevuta un’ora fa. Con l’ufficialità posso dire che finalmente è tutto risolto. Quando la vedrò le darò un grande abbraccio. Portiamola a casa e poi ci saranno tante cose da dirle”.

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Vergogna Salvini. “La liberazione delle due ragazze mi riempie di gioia ma l’eventuale pagamento di un riscatto che permetterebbe ai terroristi islamici di uccidere ancora sarebbe una vergogna per l’Italia”. Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini. “Presenteremo oggi stesso un’interrogazione al ministro degli Esteri per appurare se sia stato pagato un solo euro per la liberazione delle due signorine”.







[b]18.27[/b] Palazzo Chigi conferma: Le due ragazze sono libere


L’annuncio della liberazione di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo arriva sul profilo twitter di Palazzo Chigi. “Sono libere, torneranno presto in Italia”, annuncia il governo.


Un lungo e unanime applauso dall’Aula della Camera si è levato quando il ministro Maria Laura Boschi ha comunicato all’assemblea “una bella notizia. Greta e Vanessa sono state liberate”.

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Il video del 17 dicembre.

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Questo il video drammatico di qualche settimana fa. Le due sarebbero state ostaggio dei qaedisti del fronte Jubath al Nusra e non dei rivali jiahdisti sunniti di Isis come si era pensato in un primo momento. Le due ragazze sono vestite di nero con un velo in testa e mostravano un foglio di carta con su scritta la data del 17 dicembre. Nell’audio, in inglese, una delle due rivolge una “supplica al governo italiano” dicendo che la “loro vita è in grave pericolo” e che “il governo italiano ed i loro mediatori sono responsabili delle nostre vite”. “Siamo Greta Ramelli e Vanessa Marzullo. Supplichiamo il nostro governo ed i loro mediatori di riportarci a casa prima di Natale. Siamo in grande pericolo e possiamo essere uccise. I nostro governo ed i mediatopri sono responsabili delle nsotre vite”. Queste il testo dell’appello di Greta Ramelli in inglese nel video.





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