Blasfemi: in Pakistan bruciati vivi due cristiani

Marito e moglie incinta sono stati accusati di profanazione del Corano e attaccati da una folla inferocita in un villaggio del Punjab.

Cristiani bruciati vivi
Cristiani bruciati vivi
Preroll AMP

Desk2 Modifica articolo

4 Novembre 2014 - 17.01


ATF AMP

Un folla inferocita avrebbe picchiato fino alla morte una coppia di cristiani in Pakistan e avrebbe bruciato i loro corpi in una fornace per la preparazione di mattoni, dove lavoravano. Lo ha riferito il sito di ‘Pakistan Today’, spiegando che la donna era incinta e che, insieme al marito, era accusata di aver profanato il Corano. L’aggressione si sarebbe verificata nel Punjab, in un villaggio nei pressi di Kot Radha Kishan, circa 69 chilometri a sud-ovest di Lahore.

Top Right AMP

Un parente delle vittime ha riferito al sito che i due, il 35enne Shahzad Masih e sua moglie 30enne Shama, erano originari del villaggio cristiano di Clarkabad e lavoravano alla fornace da circa tre anni. Secondo il testimone, la donna ha trovato in casa alcuni amuleti appartenenti al suocero, che «praticava la magia nera». «Li ha bruciati – ha raccontato la fonte – e li ha gettati nella spazzatura. Uno dei proprietari della fornace ha notato gli oggetti bruciati insieme a pezzi di carta e ha affermato che si trattava di pagine del Corano».

«La notizia – ha continuato la fonte – si è diffusa rapidamente e questa mattina una folla di 3.000-4.000 persone ha attaccato la casa della coppia, che si trova vicino alla fornace. Quindi ha torturato i due fino alla morte e ha lanciato i cadaveri nella fornace, dove sono stati bruciati completamente». Il parente delle due vittime ha spiegato che lui e altre famiglie cristiane che lavoravano al forno si sono immediatamente dati alla fuga, per paura che l’ira della folla colpisse anche loro.

Dynamic 1 AMP

La coppia aveva tre figli ed era in attesa del quarto. Shahbaz Sharif, ministro capo della provincia del Punjab, ha annunciato di aver assegnato a una commissione di tre membri l’incarico di indagare rapidamente sull’accaduto, e di aver ordinato alla polizia di rafforzare la sicurezza nei quartieri cristiani della provincia. Fonti della polizia hanno inoltre riferito al ‘Pakistan Today’ che sui fatti è stata aperta un’inchiesta a carico di duemila «ignoti». Quello della blasfemia è un tema molto sensibile in Pakistan, dove sono frequenti le sollevazioni popolari e gli atti di violenza contro chi è accusato di questo reato. Sono spesso colpiti da questa accusa membri della sparuta comunità cristiana del paese. Fa parte della comunità anche Asia Bibi, la donna condannata a morte per aver pronunciato presunte frasi blasfeme sul profeta Maometto.

FloorAD AMP
Exit mobile version