Una tre giorni medievale a Lugano. Gruppi eccezionali hanno narrato un pezzo di storia nella manifestazione organizzata a Lugano da Candida Mammoliti. Una fotocronaca della giornata finale. (Foto di Antonio Cipriani)
Dal sito della Festa Medievale di Lugano.
La battaglia di Legnano fu combattuta il 29 maggio 1176 tra Borsano e Busto Arsizio. Fu la battaglia cruciale nella lunga guerra, con cui il Sacro Romano Impero Germanico tentava di affermare il suo potere, almeno in linea di principio, sui Comuni dell’Italia settentrionale; questi però avevano messo da parte le loro reciproche rivalità per unirsi, dando vita alla Lega Lombarda, presieduta da Papa Alessandro III. L’imperatore Federico I di Svevia, detto il Barbarossa, cercò di usare la forza per sottomettere i Comuni e fu sconfitto, perché i Lombardi fecero un eccellente uso del terreno e della cooperazione fra le diverse unità del loro esercito, contro un’armata composta quasi unicamente da cavalieri.
La battaglia di Legnano potrebbe definirsi uno scontro quasi casuale, difatti entrambi gli schieramenti, sebbene sapessero della presenza del nemico, si incontrarono senza avere il tempo di pianificare alcuna strategia.
Dopo aver ricevuto le non molte truppe di rinforzo dalla Germania, l’imperatore Federico Barbarossa, lasciate le vallate alpine, da Como aveva ripreso la marcia verso sud, diretto verso Pavia, per riunirsi con il resto del suo esercito, per poi attaccare l’esercito della Lega Lombarda.
Questi ultimi, che ne seguivano i movimenti, avanzarono velocemente per impedire la manovra di ricongiungimento. Furono le due avanguardie di fanti ad incontrarsi ed a iniziare lo scontro: 700 fanti della Lega Lombarda, in maggioranza truppe provenienti proprio da Legnano, si trovarono ad affrontare 300 fanti imperiali. La battaglia durò una ventina di minuti fino a quando l’imperatore Federico Barbarossa sopraggiunse con i suoi cavalieri e caricò i lombardi. Dapprima ebbero la meglio le truppe imperiali tedesche; la loro cavalleria pesante costrinse le prime file dell’esercito lombardo ad indietreggiare, anche in preda alla confusione, sino a che si trovano raggruppati attorno al carroccio.
L’avanzata della cavalleria tedesca, non riuscendo ad infrangere la resistenza disperata dei fanti che difendevano il centro dello schieramento lombardo, fu arrestata intorno al carroccio. Intuendo che il cuore della battaglia era ormai intorno al carroccio, Federico Barbarossa, con il coraggio che gli era abituale, si gettò nel bel mezzo della mischia, cercando di incoraggiare le sue truppe, senza apprezzabile risultato. Per giunta, l’imperatore nel fervore della battaglia venne disarcionato e sparì alla vista dei combattenti, per cui i tedeschi cominciarono a scoraggiarsi e andarono incontro ad una sconfitta totale, con perdite molto pesanti.
Dopo la battaglia i milanesi scrissero ai bolognesi una lettera, in cui tra le altre cose affermavano di avere in custodia, proprio a Milano, un grande numero di prigionieri, tra cui il duca Bertoldo, forse Bertoldo IV, duca di Zähringen), un nipote dell’imperatore ed il fratello dell’arcivescovo di Colonia.
L’imperatore ebbe grosse difficoltà a sfuggire alla cattura ed a raggiungere la fedele Pavia.
LOTARIO RUSCA
Lotario Rusca che era il capitano delle truppe imperiali in battaglia a Legnano. Riuscì a salvare la vita dello stesso imperatore Federico I di Svevia, il Barbarossa. Si impossessò dello stendardo portato da un alfiere milanese, stendardo a strisce bianche e rosse, che era quello di Porta Comasina. L’imperatore, grato a Lotario del provvidenziale soccorso, lo ordinò CONTE DI LUGANO, LOCARNO e BELLINZONA, concedendogli di portare nell’insegna lo stendardo bianco e rosso, in ricordo di quello tolto ai milanesi, abbassato sotto il leone e sormontato dall’aquila imperiale.
Tali colori ed emblemi sono tuttora conservati nello stemma gentilizio della famiglia Rusca. Blasonatura: interzato in fascia: al 1° d’oro, all’aquila di nero, al 2° d’argento, al leone di rosso, accompagnato da tre trifogli (o foglie di rusco, comunemente conosciuto come pungitopo) in verde, al 3° bandato di rosso e bianco.
Gruppi partecipanti
Città di Lugano
Gruppo storico “Gli Aleramici”, Savona
Gruppo storico “I Sonagli di Tagatam”, Finale Ligure Borgo
Gruppo storico “Masnada Lariana”, Como
Gruppo storico “Il Conte Mezzocuore”, Piemonte
Mauro Taccaliti, giullare di corte, Pesaro
Gruppo storico “La Medieval Combriccola, Como
Gruppo storico “Adamantye”, Savona