Noa: vittima di ostracismo da parte di Israele

L’agente di Noa attacca l’associazione Adei-Wizo-Donne Ebree d'Italia, che ha cancellato il concerto di Milano, per le critiche della cantante a Netanyahu.

Noa: vittima di ostracismo da parte di Israele
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23 Luglio 2014 - 16.16


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“L’inizio di un ostracismo in Italia che segue quello che Noa subisce da diversi anni in Israele”: con queste parole Pompeo Benincasa, storico agente di Noa per l’Europa dal 1992, ha commentato la cancellazione, da parte dell’associazione Adei-Wizo-Donne Ebree d’Italia, del concerto previsto per il 27 ottobre 2014 al Teatro Manzoni di Milano della cantante.

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La cancellazione del concerto è arrivata, all’indomani di un’intervista, in cui Noa aveva dichiarato: “Ho incontrato Abu Mazen a Ramallah. Credo che il leader palestinese voglia veramente la pace con Israele, ma purtroppo non posso dire lo stesso del mio premier”. L’ostracismo nei suoi confronti – ha spiegato Benincasa – è testimoniato anche dall’assenza totale di concerti di Noa nella sua terra a dispetto della sua fama internazionale e delle sue doti artistiche”.

Le dichiarazioni della cantante non sono piaciute all’associazione Adei-Wizo-Donne Ebree d’Italia, che ha comunicato all’agente dell’artista di essere stata costretta ad annullare la serata prevista il 27 ottobre a Milano, a seguito “delle dichiarazioni rilasciate da Noa alla stampa riguardanti il difficilissimo momento di guerra nel Medio Oriente”. Benincasa ha quindi reso noto che, nella comunicazione di cancellazione della data, è stato scritto che “La Wizo in Israele si è dichiarata contraria alla presenza dell’artista a Milano” mentre alcuni sponsor dell’associazione avrebbero manifestato il loro disappunto a sostenere l’evento.

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