Dopo 10 giorni di raid dell’aviazione israeliana è ormai guerra sul terreno. Quello che tutti temevano, cioè l’invasione della Striscia di Gaza, è arrivato Hamas ha minacciato che “Israele pagherà il prezzo” del’invasione. E questo mentre viene confermata la morte di un soldato israeliano in combattimento e l’uccisione di tre adolescenti palestinesi e di un neonato di 5 mesi. Da ieri notte i morti sono 26 e nei combattimenti in corso a Gaza finora 260 palestinesi sono stati uccisi in tutto e 2.000 sono rimasti feriti. Questo l’aggiornamento giunto da fonti mediche locali.
[url”Il governo israeliano ha ordinato ieri sera”]http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=60504&typeb=0&Israele-invade-Gaza-pioggia-di-missili[/url] all’esercito di dare il via all’offensiva terrestre sulla Striscia di Gaza. Poco dopo ha anche chiesto all’esercito di mobilitare 18.000 riservisti supplementari. Con un comunicato il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha giustificato la decisione di dare il via all’offensiva terrestre con il “rifiuto da parte di Hamas di accettare il piano egiziano per un cessate il fuoco e con il proseguimento dei lanci di razzi contro Israele”. L’obiettivo del governo israeliano è quello di “infliggere un colpo significativo alle infrastrutture di Hamas”.
Su twitter, le forze armate israeliane hanno pubblicato un video in cui si vedono le operazioni militari notturne:
WATCH: Our soldiers operating in Gaza overnight and this morning.
http://t.co/H3wDLZjvCw
— IDF (@IDFSpokesperson) 18 Luglio 2014
Israele vuole distruggere i tunnel – Secondo il ministro della Comunicazione, Gilad Erdan, l’operazione punta a “distruggere i tunnel” di Hamas. La rioccupazione della Striscia di Gaza, liberata da Israele nel 2005, “non rientra fra gli obiettivi” ma “ci si potrebbe arrivare”.
Netanyahu: l’esercito è pronto a estendere le operazioni – “Il mio ordine all’esercito è di tenersi pronto ad una possibile estensione significativa dell’operazione e l’esercito è preparato”. Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu prima della riunione di Gabinetto.
Abu Mazen: offensiva provocherà ancora più sangue – L’offensiva terrestre israeiana provocherà “ancora più spargimento di sangue e complicherà gli sforzi” per mettere fine al conflitto nella zona. Lo ha dichiarato il presidente dell’Anp, Abu Mazen, citato dall’agenzia egiziana Mena.
La strategia di Tsahal (l’esercito israeliano) – Le forze armate israeliane intanto hanno fatto sapere di aver colpito 143 obiettivi nella Striscia, tra cui 20 postazioni per il lancio di razzi – 1500, negli ultimi dieci giorni – e nove tunnel. Ci sarebbero stati anche scontri a fuoco con palestinesi: “La notte è trascorsa come pianificato, ma ci aspettiamo che gli scontri principali comincino con il giorno”, ha detto una fonte militare. Dal governo invece, il premier Netanyahu fa sapere che l’ordine all’esercito è “di tenersi pronto ad una possibile estensione significativa dell’operazione”.
Escalation pericolosa – Da parte sua il movimento islamico palestinese, che controlla la Striscia di Gaza, ha denunciato “una escalation pericolosa, le cui conseguenze sono incalcolabili”. “Israele pagherà un prezzo elevato. Hamas è pronto allo scontro”, ha dichiarato il portavoce di Hamas a Gaza, Fawzi Barhoum, subito dopo l’avvio dell’offensiva terrestre israeliana. Il leader di Hamas in esilio, Khaled Meshal, ha affermato che l’offensiva è destinata al fallimento: “Ciò che l’occupante israeliano non è riuscito a realizzare con i raid aerei e marittimi non riuscirà a realizzarlo con un’offensiva terrestre, che è destinata a fallire”.
Intanto un soldato israeliano è morto in combattimento nel nord della Striscia di Gaza e due sono rimasti leggermente feriti nelle prime ore dell’offensiva terrestre lanciata ieri sera dallo Stato ebraico nell’enclave palestinese. Lo ha scritto l’edizione online del quotidiano israeliano Haaretz precisando che il soldato, primo militare israeliano morto nel conflitto, si chiamava Eitan Barak e aveva 20 anni.
Tra le vittime palestinesi bambini e adolescenti – Sul versante palestinese, tre adolescenti sono stati uccisi da colpi di artiglieria sparati da tank israeliani entrati nel nord della dell’enclave. Le vittime hanno da 12 a 16 anni, ha precisato il portavoce dei servizi di urgenza, Ashraf al Qodra, e sono rimasti uccisi in una zona situata fra le città di Beit Hanun e Beit Lahiya, nei pressi della frontiera con Israele. È stato ucciso anche un bambino di soli 5 mesi.
Onu trova razzi in scuola a Gaza, aperta inchiesta – L’Agenzia Onu per i profughi palestinesi (Unrwa) ha annunciato di aver lanciato un’inchiesta sul ritrovamento di 20 razzi nascosti in una delle sue scuole a Gaza. Mercoledì, “nel corso di una regolare ispezione in uno dei suoi edifici, l’Unrwa ha scoperto circa 20 razzi nascosti in una scuola vuota nella Striscia di Gaza”, ha fatto sapere l’agenzia con un comunicato, nel quale denuncia una “palese violazione” del diritto internazionale.
“L’Unrwa condanna con forza il gruppo o i gruppi responsabili di aver piazzato armi in una delle sue installazioni – si legge ancora nella nota – Si tratta di una violazione palese della inviolabilità dei suoi edifici, in base al diritto internazionale”. Si è trattato, secondo l’agenzia Onu, del primo incidente di questo tipo, che ha “messo in pericolo i civili, compreso lo staff (Onu, ndr) e ha messo a rischio la missione fondamentale dell’Unrwa”.
Nel comunicato si precisa che l’agenzia “ha informato le parti interessate, ha poi preso tutte le misure necessarie per la rimozione degli oggetti e ha avviato un’inchiesta”. Israele ha più volte accusato Hamas di usare edifici civili per nascondere e lanciare i suoi razzi e ha anche usato questo argomento per spiegare l’alto numero di civili uccisi nei suoi raid a Gaza.
Argomenti: israele
