Mauro sull'Egitto: rischio emigrazione

Il ministro della Difesa parla della crisi al Cairo e lancia un appello: l'Europa si prenda le sue responsabilità, ci saranno nuovi flussi.

Mauro sull'Egitto: rischio emigrazione
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18 Agosto 2013 - 10.55


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Con l’aumento delle violenze in Egitto c’è il rischio di nuove migrazioni: per trovare una soluzione non basta la riunione degli ambasciatori ma serve che l’Europa assuma una «responsabilità politica».

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Parola del ministro della Difesa Mario Mauro che in un’intervista ha avvertito: «La strada della diplomazia è da percorrere con decisione e autorevolezza: l’Europa deve dire subito al governo egiziano di sospendere il conflitto che rischia di trasformarsi in una guerra civile».

«C’è da convocare immediatamente una riunione dei ministri degli Esteri dell’Ue – ha affermato Mauro – E bene ha fatto ieri il presidente del Consiglio Letta a chiedere un intervento deciso dell’Europa, sul versante politico-diplomatico. L’Europa si assuma le sue responsabilità politiche anche in previsione di una forte ripresa dei flussi migratori, stante l’acuirsi delle crisi nell’area afro-mediterranea».

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Il ministro ha osservato che il momento è «critico» sia in Siria che in Egitto, «potrebbe tornare un fenomeno migratorio come fuga verso la speranza», e teme che possa «umentare il numero dei rifugiati politici».

Quanto all’Egitto «una guerra civile nel cuore del Mediterraneo destabilizzerebbe tutta l’area euro-mediterranea con conseguenze gravissime. È da scongiurare a qualunque costo l’effetto-mosaico in tutti i Paesi mediterranei reduci dalle cosiddette “primavere arabe”». «L’Egitto è un paese in difficoltà economica ma anche con una spiccata capacità imprenditoriale. Più che parlare di sanzioni percorrerei la strada politico-diplomatica».

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